Corriere dello Sport

Lazio e Fiorentina un bagno d’amore

In 5 mila a Formello, in 8 mila con i viola

- di Fabrizio Patania

INVASIONE di tifosi a Formello e a Firenze, dove Lazio e Fiorentina hanno aperto i cancelli danto la possibilit­à ai loro sostenitor­i di vedere le squadre in campo. In cinquemila si sono presentati per seguire l’amichevole dei biancocele­sti, addirittur­a in ottomila quelli viola.

Dopo mesi di forte distacco, la gente sotto la pioggia ha preso d’assalto il centro sportivo

Se aprono i cancelli, se diventa più semplice entrare e vedere la Lazio, i tifosi ci vanno. Sono presenti e abbraccian­o la squadra anche quando non si trova ai primi posti. E ieri hanno invaso Formello. Un lento, silenzioso e progressiv­o riavvicina­mento, perché l’amore per la maglia conta e la passione per il calcio resta. Basta vedere un pallone rotolare, puoi applaudire Klose e Candreva, metti un sabato di inizio anno e la possibilit­à di entrare al centro sportivo, come non succedeva dalla famosa notte del 31 maggio e del terzo posto, e può succedere. E’ accaduto ieri, in cinquemila al Fersini nonostante mesi di gelo (metaforico) e la pioggia che ieri flagellava Roma. L’idea che il tifo laziale si sia risvegliat­o, però, è ancora lontana. E quei cinquemila non rappresent­ino un’illusione. Ne abbiamo sentiti diversi, cercando di capirne gli umori,

Rimangono però grandi distanze con il club: a Lotito si chiede un piano concreto di rilancio

pescati a caso lungo la tribuna centrale. La maggioranz­a di quei tifosi non va o ha deciso di non andare più all’Olimpico, oppure ci va ogni tanto e sceglie le partite di cartello, non tutte le domeniche. I risultati, il costo dei biglietti, le perquisizi­oni. Tutto incide. E poi il pubblico laziale è sempre stato un po’ così, un pubblico nascosto, capace di riaccender­si e ripopolare lo stadio in occasione dei grandi eventi o quando meno te lo aspetti. Un popolo appassiona­to, spesso vicino alla Lazio nei momenti di grande difficoltà, aggrappato alla storia, alle tradizioni, a quelle bandiere che non ci sono più. Sentimenti trasformat­i spesso in rabbia perché il rapporto con Lotito non funziona. Se ne faccia una ragione il presidente, è distante dalla sua gente e gli servirebbe una nuova strada per conquistar­e la piazza.

MOTIVI. La Curva Nord oggi non entra per contestare le barriere, le divisioni e i controlli imposti dal Prefetto Gabrielli. L’estate è iniziata male sotto forma di risultati e di perquisizi­oni, gli attentati di Parigi e le necessarie precauzion­i hanno fatto il resto. Le tribune dell’Olimpico si sono sempre riempite in modo direttamen­te proporzion­ale ai risultati. Andava così anche ai tempi di Cragnotti, eppure allora i campioniss­imi si allenavano a Formello. In cinquemila per seguire l’amichevole con il Real Carsoli a porte aperte. I cancelli sono stati chiusi quando era stato raggiunto il pienone e per motivi di sicurezza non si poteva entrare. Parcheggio pieno, gente in piedi dietro le inferriate, traffico in tilt intorno al centro sportivo. Ma non c’erano bandiere e tanti di quelli che ieri applaudiva­no la Lazio, anzi una buona parte, diserterà l’Olimpico mercoledì per la partita con il Carpi. Tante famiglie, bambini e ragazzi, nonni con i nipoti. E tutti dicevano le stesse cose. Non è semplice entrare allo stadio, ti passa la voglia se arrivi da lontano e alla disaffezio­ne si aggiungono le aspettativ­e deluse, il mancato ingresso in Champions, la crisi tecnica dopo il terzo posto. In tanti chiedono a Lotito e alla società un progetto reale, rinforzi e acquisti per tornare a competere davvero per i primi posti. Da quindici anni la Lazio non lotta per lo scudetto e in fondo la notte del 31 maggio dopo Napoli e il pienone del 12 aprile, in 49 mila all’Olimpico per la partita con l’Empoli, nel giorno del secondo posto e del sorpasso sulla Roma lo dimostrano. Il popolo biancocele­ste ha sempliceme­nte voglia e bisogno di tornare a vincere.

L’allenatore Stefano Pioli si è fermato a firmare autografi

Un’immagine della sgambata dei biancocele­sti contro il Carsoli

 ??  ?? I viola a forma di cuore
I viola a forma di cuore
 ??  ?? L’invasione di Formello
L’invasione di Formello
 ?? LAPRESSE ?? Un grande abbraccio quello riservato dai tifosi alla squadra biancocele­ste
LAPRESSE Un grande abbraccio quello riservato dai tifosi alla squadra biancocele­ste
 ?? LAPRESSE ?? Djordjevic e Felipe Anderson si allenano a ridosso della tribuna
LAPRESSE Djordjevic e Felipe Anderson si allenano a ridosso della tribuna
 ?? LAPRESSE ?? Marco Parolo, 30 anni, non si sottrae all’affetto dei sostenitor­i
LAPRESSE Marco Parolo, 30 anni, non si sottrae all’affetto dei sostenitor­i
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LAPRESSE
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LAPRESSE

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