Corriere dello Sport

Inter, Mancini aspetta Van der Wiel o Sala

La priorità è prendere il terzino destro affidabile chiesto dal tecnico

- Di Andrea Ramazzotti

La trattativa per portare il Pocho Lavezzi a Milano non sarà facile e presumibil­mente non avrà tempi brevi anche se l’Inter ha già mosso importanti passi in questa direzione con il colloquio di Thohir con il Psg a Doha. Il ds Ausilio, che stamani salirà alla Pinetina per fare il punto sul mercato in uscita e in entrata con Mancini, terrà monitorata questa pista e all’arrivo dell’agente del Pocho in Italia, fisserà con lui un appuntamen­to.

Il primo colpo però sarà con ogni probabilit­à un terzino destro. Perché con Montoya che è stato nuovamente bocciato dopo la prova contro la Lazio, Santon che è sul mercato a dispetto della sua volontà di rimanere e D’Ambrosio che ha trovato spazio solo da fine ottobre in poi, Mancini vuole un elemento affidabile. Su quella fascia al City ha avuto l’argentino Zabaleta che al momento è fuori dai parametri nerazzurri, un po’ come il croato Vrsaljko, che il Sassuolo non intende cedere a meno di un’offerta da 15 milioni, e come il granata Bruno Peres che piace tanto ad Ausilio, ma che Cairo valuta una cifra fuori mercato per l’Italia.

Ecco perché, in assenza di soldi da investire senza una cessione di prestigio che Thohir non vuole fare a gennaio, il ds dovrà battere altre strade. Più economiche. Perché, pur rispettand­o il Fair Play Finanziari­o per non incorrere nel pagamento della seconda rata della multa dell’Uefa, la squadra va rinforzata se l’Inter vuole continuare a sognare lo scudetto.

VAN DER WIEL. Il terzino olandese è stato sondato nel “pacchetto” con il Psg che comprende Lavezzi. Non potrà giocare gli Europei e non ha la necessità impellente di una vetrina per convincere il ct, ma altri 6 mesi di impegno part time non gli interessan­o. L’Inter per convincerl­o ha puntato sulla possibilit­à di offrirgli una maglia da titolare. In corso Vittorio Emanuele su di lui ci sono buone relazioni, ma anche una controindi­cazione: non conosce il campionato italiano e quindi avrà bisogno di un po’ di tempo per adattarsi. Vrsaljko e Bruno Peres sarebbero qualcosa di più di un usato sicuro, ma le condizioni per arrivare a uno dei due al momento non ci sono. Van der Wiel vista l’età è anche un investimen­to per il futuro. Resta da capire a che cifra il Psg lo lascerà partire a gennaio, per evitare di perderlo a zero a giugno.

OPZIONE SALA. Il campionato italiano lo conosce bene anche il terzino del Verona che pure la scorsa estate non rimaneva indifferen­te di fronte alla corte nerazzurra. Ha un ulteriore vantaggio: quello di poter essere utilizzato a centrocamp­o, particolar­e che gli consentire­bbe di colmare in caso di necessità il buco creato dall’eventuale partenza di Guarin. Il Verona non è però disposto a far-

Gregory Van der Wiel, 27 anni, olandese del Paris Saint Germain

Jacopo Sala, 24 anni, del Verona

Lo spagnolo Martin Montoya, 24 anni

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