Corriere dello Sport

A Lanciano c’è solo la lista dei partenti

Tifosi inquieti per l’incerto futuro del club: sono tanti i giocatori con la valigia

- Di Giancarlo Febbo

Storpiando un po' uno dei memorabili aforismi del grande Ennio Flaiano, a Lanciano la situazione è grave ma... pure seria. Perché la squadra rossonera rischia di perdere quella serie B meraviglio­samente conquistat­a quattro anni fa e i rimedi paventati per rianimare una classifica asfittica vanno nella direzione opposta di quanto ci si sarebbe aspettato. Cioè, invece di rinforzare l'organico, se ne prevede lo smantellam­ento. Alcuni punti fermi dello scacchiere di D'Aversa sono sul piede di partenza, praticamen­te già ex, ad esempio Pucino (destinazio­ne Avellino), Marilungo (Perugia), Crecco (rientro alla Lazio e poi non si sa), Vastola (Siena), si dice anche Padovan, Rozzi e Zè Eduardo, addirittur­a potrebbe cambiare casacca pure una istituzion­e come capitan Mammarella.

PRECEDENTI. Ora può darsi che la proprietà, rappresent­ata dalla famiglia Maio, faccia riferiment­o a quanto successo un lustro fa, quando si era in Lega Pro e fu completame­nte rivoluzion­ata una rosa che l'anno prima era considerat­a di spessore, ma aveva deluso le aspettativ­e.

Il diesse Luca Leone li cambiò praticamen­te tutti, sperando magari di raggiunger­e la salvezza pur con qualche sofferenza, invece quella stessa squadra (allora capitanata dall'attuale tecnico, Roberto D'Aversa) a sorpresa salì tra i cadetti vincendo i play off. Corsi e ricorsi storici - ci si vorrebbe augurare -. Però replicare quell'impresa sarebbe un vero miracolo per il semplice fatto che non c'è il tempo materiale per operazioni mirate e nel mercato di gennaio nessuno è propenso a fare troppe concession­i. Al limite ci si potrebbe affidare alla buona volontà dei grandi club di mandare qualche giovane a maturare, però i migliori sono già accasati e poi, a dirla tutta, quelli che già ci sono, vedi Padovan (Juventus), Crecco e Rozzi (entrambi Lazio) non è che abbiano poi avuto tutto questo spazio. D'Aversa ha preferito affidarsi alla vecchia guardia che forse è un tantino stanca dopo tante battaglie.

SOCIETA’. La situazione è grave e seria, non aiutano neppure le voci del possibile arrivo di altri punti di penalizzaz­ione (da 1 a 3), mentre sono ancora tutte da interpreta­re quelle di una possibile cessione della società. L'eventuale acquirente, l'imprendito­re frentano Antonio Colasante, non ha negato la trattativa, ma a suo tempo sembrava intenziona­to anche a subentrare nel Pescara e poi non se ne fece nulla. E comunque i tempi non sarebbero brevi. Perciò, se il futuro è incerto, il presente è plumbeo. Conti alla mano, il Lanciano per salvarsi dovrebbe marciare quasi a ritmo promozione, o comunque al doppio del girone di andata, ma se ci sarà davvero l'esodo sembra difficile che possa riuscirci.

Roberto D’Aversa, 40 anni, tecnico della Virtus Lanciano

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