Corriere dello Sport

«Crisi economica calcioscom­messe e penalizzaz­ioni hanno offuscato questa categoria»

-

- Gabriele Gravina, da poco tempo eletto presidente della Lega Pro, scende in campo con due idee salienti: « La Lega Pro potrebbe tornare a chiamarsi Serie C, con uno sponsor importante a suo fianco in modo da ottenere maggiori risorse per la terza serie. Quest’ultima è stretta tra un profession­ismo importante come quello della Serie B e la Serie D, massima serie dilettanti­stica. In più le risorse della Lega Pro sono scarse sia per la crisi economica sia perché il brand è stato devastato con calcioscom­messe e una marea di punti di penalizzaz­ione. Serve un percorso condiviso e credibile, che appassioni nuovamente i sette-otto milioni di italiani che fanno riferiment­o alle province ove sono presenti i club di Lega Pro. Numero che salirà visto che entro giugno torneremo a 60 club, come sancito dalle Noif. Poi capiremo se il numero è giusto, visto che tantissime squadre non riescono a reggere il profession­ismo. Ma serve uno studio approfondi­to di tutto il sistema, non si possono tagliare club solo in terza serie e senza una vera motivazion­e».

GIOVANI. Poi ha aggiunto: « Il calcio profession­istico della Lega di Serie C - ha aggiunto il presidente alla sua dichiarazi­one a Radio 1 Rai - deve essere quello della formazione dei giovani, dell’aggregazio­ne. Serve lavorare molto

Gabriele Gravina, 62 anni sul settore giovanile: il nostro calcio ha tanta fretta, ha voglia di utilizzare prodotti finiti. Per questo si rivolge all’estero trascurand­o i nostri giovani di grande qualità, come ho potuto apprezzare seguendo dall’interno l’Under 21. Serve un processo di valorizzaz­ione che coinvolga tutte le serie profession­istiche, risolvendo i problemi di sostenibil­ità del calcio minore e permettend­o ai grandi club di tornare ad avere giocatori italiani di successo».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy