Tutto in 90 giorni: finì con una multa di 100 milioni
22 GIUGNO - La Ferrari denuncia il suo ex capomeccanico Nigel Stepney per sabotaggio: avrebbe cercato di inserire una polvere bianca nel serbatoio della Ferrari di Raikkonen in officina prima del GP Monaco. 3 LUGLIO - La McLaren sospende il suo capoprogettista Mike Coughlan, a casa del quale sono stati trovati documenti appartenenti alla Ferrari. La soffiata è arrivata a Maranello dal titolare di una fotocopisteria, insospettito per l’incarico di scannerizzare e digitalizzare 780 fogli con l’intestazione del Cavallino. 4 LUGLIO - La Fia apre un’indagine. 5 LUGLIO - La Ferrari licenzia Stepney. 11 LUGLIO - Ferrari si accorda con Coughlan: nessuna denuncia penale in cambio di una memoria difensiva da trasmettere alla Fia. 12 LUGLIO - La Fia convoca la McLaren per rispondere di «possesso non autorizzato di materiale appartenente alla Ferrari, incluse informazioni che potrebbero essere usate per disegnare, progettare, costruire, testare, sviluppare e/o far funzionare una Ferrari F2007». 26 LUGLIO - La Fia dichiara la McLaren colpevole della detenzione di materiale riservato Ferrari, ma non la sanziona perché mancano prove sufficienti che le informazioni siano state utilizzate. 31 AGOSTO - Mosley con una lettera invita i piloti della McLaren a raccontare ciò che sanno, minacciando il ritiro della superlicenza. 8 SETTEMBRE - Alla vigilia del GP d’Italia, nel paddock di Monza la Polizia Postale notifica a Ron Dennis e altri tre dirigenti McLaren avvisi di garanzia. Li ricevono anche Stepney e Coughlan. 13 SETTEMBRE - Sulla base delle prove (in particolare uno scambio di e-mail tra Alonso e il terzo pilota De la Rosa) e dopo aver ascoltato le parti, la Fia condanna la McLaren: cancellazione dei punticostruttori 2007 e multa di 100 milioni di dollari (72 milioni di euro). Salvi i piloti Alonso e Hamilton grazie all’immunità promessa da Mosley in cambio di collaborazione. 21 SETTEMBRE - La McLaren rinuncia all’appello: la Ferrari ha la certezza del Mondiale costruttori.