Whiteside era in Libano ora è il re delle stoppate
(16-10, 47-20, 66-40) EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: McLean 19 (6/9, 0/1, 6 r.), Lafayette 8 (2/4, 1/3, 3 r.), Gentile 5 (2/5, 0/3, 3 r.), Amato, Cerella ne, Macvan 14 (3/7, 2/3, 6 r.), Magro 8 (3/3, 1 r.), Cinciarini 12 (1/3, 2/5, 4 r.), Jenkins 9 (0/2, 3/5, 1 r.), Barac 10 (5/9, 5 r.), Simon 2 (1/3, 0/4, 4 r.). All. Repesa BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Haynes 5 (1/2, 1/6, 3 r.), Petway 2 (1/1, 2 r.), Logan 9 (0/1, 3/5, 3 r.), Formenti 2 (1/3, 0/2, 1 r.), Devecchi, Alexander 2 (0/4, 3 r.), D’Ercole ne, Marconato ne, Sacchetti 2 (1/2, 0/1, 2 r.), Stipcevic 11 (2/3, 2/4, 2 r.), Eyenga 6 (1/3, 1/1, 2 r.), Varnado 11 (4/8, 10 r.). All. Calvani ARBITRI: Lamonica, Begnis, Aronne 6,5. NOTE - Tiri liberi: Milano 17/18; Sassari: 7/14. Percentuali di tiro: Milano 31/69 (8/24 da tre, 12 ro, 27 rd); Sassari 18/46 (7/19 da tre, 4 ro, 25 rd). 5 falli: Petway (espulso per doppio antisportivo). Spettatori: 10.850 Pagelle - MILANO: McLean 7,5, Lafayette 6, Gentile 6, Macvan 6,5, Magro 6, Cinciarini 6,5, Jenkins 6,5, Barac 7, Simon 6.5. All. Repesa 7 SASSARI: Haynes 4.5, Petway 4, Logan 5, Formenti 4.5, Alexander 4.5, Sacchetti 5, Stipcevic 5, Eyenga 5, Varnado 5,5. All. Calvani 4.5 Il migliore: McLean La chiave: 20 punti concessi da Milano nei primi 20’ Super Olimpia. Al cospetto della bestia nera Dinamo, la squadra di Repesa disputa una delle migliori gare stagionali, asfaltando gli avversari con un secco ed eloquente 87-50. Partita già indirizzata dopo soli due quarti di gioco, con Milano abile a demolire tutte le certezze dei biancoblù, grazie ad una difesa strepitosa (oltre ad un attacco ordinato e funzionale). Male Logan, superlativo, in maglia biancorossa, McLean (miglior marcatore dell’incontro). Si rivede Gentile (inizialmente dalla panchina) in casa biancorossa.
LA CRONACA. Inizio con mani fredde da entrambe le parti. Con il passare dei minuti, si cominciano a vedere buone individualità. L’equilibrio regna sovrano (12-10 Milano) ma non a lungo. Il primo vero break è targato Olimpia, con McLean sugli scudi. Negli ul- timi secondi del primo quarto, si rivede in campo anche Gentile (la condizione non è ancora delle migliori). Sassari fatica a trovare la via del canestro, complici anche troppe palle perse e l’aggressività a livello difensivo di ogni elemento del roster milanese.
I padroni di casa, sfruttando i tanti errori degli avversari, doppiano i rivali(21-10). Il Forum si diverte, l’EA7 domina su i due lati del parquet, regalando anche momenti di grande basket. Sassari è senza idee. La confusione offensiva è evidente (4/15 da due nei primi due quarti di gioco). Nervosismo in casa Dinamo (antisportivo a Petway che poi sarà anche invitato a farsi la doccia prima del previsto sul finre della gara). All’intervallo, la squadra di coach Repesa ha 27 punti di vantaggio e solo 20 concessi alla bestia nera Sassari.
Nella ripresa Milano pare meno feroce. Qualche errore difensivo vale un mini break per i ragazzi di Calvani. Rimonta in canna? Niente da fare. L’Olimpia torna a difendere con la giusta concentrazione e, in un attimo, si torna al +27 di inizio ripresa. Calvani le prova tutte per scuotere i suoi giocatori ma è tutto inutile, e soprattutto molto preoccupante... Ogni azione dei biancoblù è costellata di errori banali. Di fatto, il resto della partita è puro “garbage time”, con qualche bella giocata a tener viva l’attenzione del pubblico (decisamente numeroso).
Finisce con il trionfo da parte di una sontuosa EA7. Irriconoscibile la Dinamo, mai veramente in partita e tradita dai suoi uomini chiave. Milano fa sul serio, mentre la Dinamo deve in fretta tornare sul mercato per trovare almeno un’ala pronta a sostituire un irritante e sempre più inutile Petway.
La peggiore Dinamo della stagione E Petway si è fatto espellere per doppio antisportivo
Mcleani, 27 anni, ha vita facile contro Petway, poi espulso
- Hassan Whiteside da solo ha una media di stoppate per partita (3,9) uguale a quella dei Cleveland Cavaliers (tutta la squadra, compreso il grande LeBron James) e superiore a ciò che producono altre quattro franchigie: Dallas, Detroit, Washington e Phoenix. Quando nel 2014 arrivò a Miami dopo essere stato trascurato da Sacramento (che l'aveva scelto con il 33 al Draft del 2010) e aver girovagato tra D-League, Libano e Cina, nessuno sapeva chi fosse.
Ora, però, Whiteside, 26 anni (e un prossimo contratto che dovrebbe toccare i 19 milioni annui, per adesso non arriva neanche a 900.000 dollari) rappresenta la grande speranza di Miami per tornare al vertice. Candidato a vincere il premio di miglior difensore dell'anno, venerdì sera il centro nato a Gastonia, nel North Carolina, ha dimostrato anche di saper attaccare: 25 punti contro Dallas, oltre a 19 rimbalzi (entrambi top stagionale) e una percentuale semplicemente da favola: un clamo- roso 75% (12/16).
«Contrariamente a quello che si pensa, so anche andare a canestro - ha detto lui con un sorriso beffardo a fine incontro - è stato uno di quei giorni dove ho avuto più palloni da giocare e ho approfittato della situazione». RISULTATI: Washington-Orlando 103-91 (Wall 24, Oladipo 20); MiamiDallas 106-82 (Whiteside 25, Pachulia 14); Toronto-Charlotte 104-94 (DeRozan 23, Walker 18); ChicagoNew York 108-81 (Butler 23, Anthony 20); LA Lakers-Philadelphia 93-84 (Williams 24, Noel 15).