Under 21 in Irlanda con Kean-Pinamonti
Dall’inizio o a gara in corso: i riflettori sono tutti per le nostre due stelline Erano il futuro di Juve e Milan: ora sono in Inghilterra e sfidano l’Irlanda verso l’Europeo dei baby
Test europeo a Dublino (ore 21.05) Nicolato: «La partita più difficile»
L’ Italia di Paolo Nicolato vuole cominciare a capire realmente quali possano essere le sue ambizioni nel percorso che è appena cominciato e che punta ad un posto nell’Europeo Under 21 che Ungheria e Slovenia ospiteranno dal 13 al 30 giugno del 2021. Questa sera a Dublino qualcosa in più potrà sicuramente capire, perché va a casa dell’Irlanda capolista del Gruppo 1 con 9 punti ottenuti nelle tre partite già giocate. Percorso netto, una squadra che trasgredisce i dettami del calcio britannico e che rappresenterà un primo esame dopo il 5-0 degli azzurri al Lussemburgo. Ha ragione Nicolato quando dice che arrivano più indicazioni utili da un test impegnativo come quello di stasera (ore 21.05 italiane, diretta su Rai 3) piuttosto che da una cinquina ai piccoli lussemburghesi piazzata a Castel di Sangro un mese fa.
ABBONDANZA. E ha ragione due volte, il ct della Under 21, quando sottolinea come l’attacco sia il settore che del suo gruppo lo preoccupa meno, tanto abbonda. In questo doppio impegno che porterà la squadra in Armenia già da domani sera (ci sono quasi venti gradi di escursione da digerire tra la minima irlandese e la massima di Erevan) si rivede Patrick Cutrone - che con Adjapong, Bastoni, Kean, Locatelli e Tonali è un altro reduce dal flop dell’Europeo in casa nel giugno scorso - e non ci sarà Tumminello, alla prese con malasorte e con un nuovo guaio al legamento del ginocchio.
RIFLETTORI. Inevitabile che sulla Pantera Kean e sul Diavolo Cutrone (rimasto “diavolo” almeno da tifoso) si accendano le luci non solo del Tallaght Stadium, ma metaforicamente di tutta Italia. L’abbondanza dovrebbe suggerire una rotazione lì davanti: Kean in campo con Scamacca e Cutrone che sfida Pinamonti lasciando aperte le riflessioni di Nicolato. Moise e Patrick erano i ragazzi italiani d’oro su cui Juventus e Milan sembravano poter costruire un pezzo di futuro: a cinque giorni di distanza uno dall’altro, in pieno mercato, Kean è andato all’Everton per 30 milioni (bonus compresi) e Cutrone al Wolverhampton per 18 (che con i bonus diventeranno 25). Due cessioni a titolo definitivo, i numeri in questo avvio di stagione dicono che l’ambientameneto è stato più facile per l’ex milanista che per l’ex juventino.
ATTESA. Con loro l’Italia porta un po’ di Premier al cospetto dell’Irlanda che ha una squadra carica di ragazzi sparpagliati nello stesso campionato dei due azzurri. È possibile vederli vicini, i due azzurri, o forse protagonisti di una staffetta a gara in corso. L’ultimo gol azzurro di Moise è dentro la cinquina al Lussemburgo, il 10 settembre scorso; l’ultimo di Patrick è dentro quell’Europeo che tanto ci ha deluso, il 2-0 al Belgio su assist di Lorenzo Pellegrini, e una vittoria (3-1 il finale) che purtroppo il precedente ko con la Polonia rese inutile e ci tolse la possibilità di entrare tra le quattro semifinaliste. Ma ora quella storia è in archivio. Se ne può costruire una più esaltante.