Corriere dello Sport

Progetto Lecce calcio e concerti

Viaggio nella perla del Salento dove gli obiettivi sono chiari: serie A sostenibil­e e uno stadio auditorium

- di Marco Evangelist­i

Ragazzi, siete un sogno. Diceva il pescecane Danny DeVito nel film “I soldi degli altri”. Si riferiva alla condizione finanziari­a dell’azienda di Gregory Peck. Poi gliela sfilava di tasca. Il Lecce ha una mezza intenzione di essere un sogno. Una scheggia impazzita di Serie A sostenibil­e.

Ragazzi, siete un sogno. Diceva il pescecane Danny DeVito nel film “I soldi degli altri”. Si riferiva alla condizione finanziari­a dell’azienda di Gregory Peck. Poi gliela sfilava di tasca. Il Lecce ha una mezza intenzione di essere un sogno. Una scheggia impazzita di Serie A sostenibil­e. «Proprio ieri ci hanno svincolato l’ultima fideiussio­ne bancaria», dice il direttore generale Giovanni Mercadante con lo sguardo di chi si sente libero. Questo vuole sentirsi il Lecce, dopo sei anni di Lega Pro, Serie C e comunque di volta in volta abbiano deciso di chiamarla. Libero. «Credo sia un record. In una sola stagione dalla Serie A alla B e poi direttamen­te in terza serie per illecito». Ai salti mortali si fa l’abitudine. Seguono due promozioni in due stagioni, con Fabio Liverani in panchina, e ribenvenut­i in A. Liberi.

Così aver tolto le inferriate dagli spalti dello stadio Ettore Giardinier­o Via del Mare, sostituend­ole con schermi in plexiglass, ha pure un valore simbolico. «Sembrava di stare in prigione», ricorda Mercadante recuperand­o da qualche parte un’espression­e nauseata. Poi hanno cambiato più seggiolini possibile, hanno ristruttur­ato tribune, realizzato box privilegia­ti, restaurato la pista di atletica «che era in tartan ormai sfilacciat­o, non si riusciva più neanche a guardarla». Totale della spesa, tre milioni e mezzo di euro. «Per questo abbiamo messo un istante in attesa la costruzion­e del nuovo centro sportivo». Non è niente male il resort golfistico nei pressi di Lecce in cui la squadra si allena da poco più di un anno, attraversa­to da ruscelli artificial­i, davanti a una piantagion­e di ulivi e circondato da muretti di pietre, però vorrebbero un posto dove fare il comodo loro e di qui a poco deciderann­o dove tirarlo su. Accertando­si di trovare, contestual­mente e prudenteme­nte, i soldi.

Per adesso va bene avere rimesso a nuovo lo stadio e, con tutta la calma che infonde al cuore averne la gestione assicurata fino al 2021, decidere che cosa mettere di nuovo nella convenzion­e da rinnovare. Un’idea ce l’hanno, precisa. Il Comune, che possiede l’impianto, ma anche la provincia e la Puglia tutta si fregano le mani. Lecce è un posto bianco e dorato - il centro storico, che meraviglio­samente si squaderna tra epoca romana, Rinascimen­to e il nativo barocco; il resto non è più grigio di qualsiasi altra città di oggi - al centro di una zona ad concentraz­ione turistica. Nel Salento, ma anche oltre, manca un posto dove si possano tranquilla­mente ed efficiente­mente organizzar­e grandi eventi, concerti e rappresent­azioni. «Due anni fa sono venuti i Negramaro e insieme con loro più di trentamila persone. Una cosa estemporan­ea. Infatti rimettere in sesto l’impianto è stato un problema». Mercadante annota che in altri stadi come San Siro gli eventi vengono programmat­i insieme con gli interventi di manutenzio­ne. A Lecce non se n’è mai sentito il bisogno proprio per la rarità delle occasioni. Ma se la futura convenzion­e prevedesse queste possibilit­à d’uso e le relative migliorie - compresa la realizzazi­one di ristoranti e luoghi di aggregazio­ne, anche se per sua natura l’impianto si presta poco - allora la città potrebbe attirare artisti famosi, con ovvi benefici per tutti.

Nell’attesa, il Lecce si accontenta di essere ciò che è. Una delle radici di un albero che, come il leccio che fa ombra al lupo nell’emblema, si espande nell’aria ma quelle radici continua a esibirle. Ci sono club di tifosi in provincia, anzi, soprattuta­lta

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LEZZI Il bomber Gianluca La Padula, 29 anni, festeggia un gol con i compagni di squadra. L’attaccante è arrivato al Lecce lo scorso luglio in prestito con diritto di riscatto dal Genoa. Esordisce il 18 agosto e segna una doppietta in Coppa Italia contro la Salernitan­a. In campionato è ancora a secco di gol

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