«Milano è la prima tappa»
MILANO - Il Belgio che si prepara ad affrontare San Marino, ieri non ha mandato davanti ai microfoni per la vigilia Lukaku - come annunciato inizialmente - ma l'atalantino Castagne. Il motivo? L'attaccante dell'Inter - che in nazionale insegue il 50esimo gol, ha una striscia aperta di quattro reti consecutive con il Belgio - rimane ancora in dubbio per la partita odierna a causa di un fastidio al quadricipite. Potrebbe essere risparmiato, vista la formalità della gara di stasera, e schierato nella trasferta di domenica in Kazakistan. Il ct Martinez si tiene il dubbio. «Se Romelu è in forma, giocherà già contro San Marino: sicuramente sarà in campo in una delle due partite». C'è invece un interista che deve recuperare il tempo perso: Valentino Lazaro, questo sconosciuto. Subentrato a Candreva, nel secondo tempo dell'esordio in Champions League contro lo Slavia Praga e poi nient'altro. L'austriaco sta ingranando, e dire che in nazionale è un titolare fisso. Ma tra D'Ambrosio e Candreva padroni della fascia destra, a Lazaro sono rimaste soltanto le briciole. «Presto avrò le mie occasioni, Conte ha grande fiducia in me», ha detto ieri l'esterno dal ritiro dell'Austria, aspettando le partite contro Israele - questa sera - e Slovenia che valgono una buona fetta di qualificazione agli Europei. «Per me, a 23 anni, l'Inter è solo una prima tappa nel grande calcio. Spero di poter crescere e affermarmi, ovviamente ognuno nutre le proprie ambizioni. Chiaro che, avendo fatto dei risultati all'inizio, la squadra è sempre rimasta quella e le possibilità che avevo di giocare sono diminuite». Finora oggetto misterioso, Lazaro in standby a dispetto dei ventuno milioni più bonus stanziati dal club nerazzurro per prenderlo. «Mi sento meglio a fare la fase offensiva, all'Inter la qualità è alta. Moltiplichiamo le energie perchè il calcio italiano è molto tattico».