No esperimenti, sì 4-3-3 attese risposte immediate
Nessun tifoso a Milanello per l’arrivo di Pioli Il tecnico ha abbracciato l’ex allievo laziale Biglia poi il primo discorso al gruppo senza 12 nazionali COSÌ IL PRIMO MILAN DI PIOLI
L’ accoglienza è stata freddina, come il clima che Stefano Pioli ha trovato a Milanello al suo primo allenamento con il Milan. Nessun tifoso era presente ieri pomeriggio a Carnago per accogliere il nuovo tecnico, arrivato tra lo scetticismo generale e le tante proteste social dei sostenitori rossoneri. E sotto la pioggia Pioli ha visitato per la prima volta il centro sportivo, il suo ufficio e tutti i campi, apprezzandone ampiamente le strutture. L’ex allenatore dell’Inter prima di cominciare le esercitazioni ha avuto un discorso con i giocatori, quelli che non sono partiti con le nazionali e sono rimasti a Milano, per introdurre anche il suo staff, tra cui suo figlio Gianmarco nel ruolo di match analyst. Della vecchia gestione Giampaolo resteranno Daniele Bonera e il preparatore dei portieri Luigi Turci, e Pioli nel discorso ha voluto spiegare alla squadra la sua metodologia, cos’ha intenzione di portare al Milan, idee da applicare in dieci giorni perché contro il Lecce tutti si aspettano una risposta immediata.
MODULO E VECCHI LEADER. Subito c’è stato sostegno e vicinanza da parte della società, con Boban e Maldini che durante l’allenamento hanno fatto visita al nuovo tecnico, introducendolo anche al personale del centro sportivo. Un nuovo inizio per Stefano Pioli che vorrà lavorare su alcuni concetti basilari per riportare il Milan in carreggiata, e nell’attesa di conoscere il resto della squadra ha avuto un primo incontro con il suo vecchio leader ai tempi della Lazio, ovvero Lucas Biglia. Abbraccio caloroso con l’argentino che con Pioli potrebbe trovare maggiore spazio in cabina di regia, anche se il posto sarà conteso da Bennacer. Senza dodici nazionali, ma con la buona notizia del primo allenamento in gruppo di Mattia Caldara, Pioli ha potuto lavorare anche con Suso, che sarà il fulcro del suo gioco. Lo spagnolo è apprezzatissimo e sarà un elemento imprescindibile nel 4-3-3 che vorrà applicare il nuovo mister. Un modulo che si addice anche dalle caratteristiche degli uomini in rosa, caldeggiato anche dalla dirigenza nei colloqui delle scorse ore precedenti alla firma sul contratto. QUALITA’ AL POTERE. Basta esperimenti, si baderà molto di più alla sostanza. Chi ha maggiore qualità sarà titolare in questo Milan. Stefano Pioli ha tutta l’intenzione di puntare su Paquetà, e proprio in conferenza di presentazione l’ha definito una grande mezzala. Prenderà il posto di Calhanoglu nella formazione tipo, con Kessie e uno tra Biglia e Bennacer a reggere la mediana. In attacco il compito più importante sarà rivitalizzare Piatek, apparso in grande difficoltà nella gestione Giampaolo, oltre a dare libero sfogo alla bravura del giovane ma promettente Leão.
L’argentino si gioca il posto in mediana con Bennacer Calhanoglu rischia
Prima missione: rivitalizzare subito Piatek e liberare la fantasia di Suso
Ecco la formazione dalla quale Pioli dovrebbe partire per costruire un Milan che possa andare in Champions