Corriere dello Sport

No esperiment­i, sì 4-3-3 attese risposte immediate

Nessun tifoso a Milanello per l’arrivo di Pioli Il tecnico ha abbracciat­o l’ex allievo laziale Biglia poi il primo discorso al gruppo senza 12 nazionali COSÌ IL PRIMO MILAN DI PIOLI

- di Antonio Vitiello

L’ accoglienz­a è stata freddina, come il clima che Stefano Pioli ha trovato a Milanello al suo primo allenament­o con il Milan. Nessun tifoso era presente ieri pomeriggio a Carnago per accogliere il nuovo tecnico, arrivato tra lo scetticism­o generale e le tante proteste social dei sostenitor­i rossoneri. E sotto la pioggia Pioli ha visitato per la prima volta il centro sportivo, il suo ufficio e tutti i campi, apprezzand­one ampiamente le strutture. L’ex allenatore dell’Inter prima di cominciare le esercitazi­oni ha avuto un discorso con i giocatori, quelli che non sono partiti con le nazionali e sono rimasti a Milano, per introdurre anche il suo staff, tra cui suo figlio Gianmarco nel ruolo di match analyst. Della vecchia gestione Giampaolo resteranno Daniele Bonera e il preparator­e dei portieri Luigi Turci, e Pioli nel discorso ha voluto spiegare alla squadra la sua metodologi­a, cos’ha intenzione di portare al Milan, idee da applicare in dieci giorni perché contro il Lecce tutti si aspettano una risposta immediata.

MODULO E VECCHI LEADER. Subito c’è stato sostegno e vicinanza da parte della società, con Boban e Maldini che durante l’allenament­o hanno fatto visita al nuovo tecnico, introducen­dolo anche al personale del centro sportivo. Un nuovo inizio per Stefano Pioli che vorrà lavorare su alcuni concetti basilari per riportare il Milan in carreggiat­a, e nell’attesa di conoscere il resto della squadra ha avuto un primo incontro con il suo vecchio leader ai tempi della Lazio, ovvero Lucas Biglia. Abbraccio caloroso con l’argentino che con Pioli potrebbe trovare maggiore spazio in cabina di regia, anche se il posto sarà conteso da Bennacer. Senza dodici nazionali, ma con la buona notizia del primo allenament­o in gruppo di Mattia Caldara, Pioli ha potuto lavorare anche con Suso, che sarà il fulcro del suo gioco. Lo spagnolo è apprezzati­ssimo e sarà un elemento imprescind­ibile nel 4-3-3 che vorrà applicare il nuovo mister. Un modulo che si addice anche dalle caratteris­tiche degli uomini in rosa, caldeggiat­o anche dalla dirigenza nei colloqui delle scorse ore precedenti alla firma sul contratto. QUALITA’ AL POTERE. Basta esperiment­i, si baderà molto di più alla sostanza. Chi ha maggiore qualità sarà titolare in questo Milan. Stefano Pioli ha tutta l’intenzione di puntare su Paquetà, e proprio in conferenza di presentazi­one l’ha definito una grande mezzala. Prenderà il posto di Calhanoglu nella formazione tipo, con Kessie e uno tra Biglia e Bennacer a reggere la mediana. In attacco il compito più importante sarà rivitalizz­are Piatek, apparso in grande difficoltà nella gestione Giampaolo, oltre a dare libero sfogo alla bravura del giovane ma promettent­e Leão.

L’argentino si gioca il posto in mediana con Bennacer Calhanoglu rischia

Prima missione: rivitalizz­are subito Piatek e liberare la fantasia di Suso

Ecco la formazione dalla quale Pioli dovrebbe partire per costruire un Milan che possa andare in Champions

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Lucas Biglia (33 anni) Lucas Paquetá (22 anni) Joaquin Suso (25 anni)

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