Corriere dello Sport

Saluti fascisti, l’Uefa anticipa

- F.p.

L’inchiesta è aperta. Sono in corso gli accertamen­ti dell’Uefa e delle autorità giudiziari­e relativi a Lazio-Rennes, potrebbero portare (con l’ausilio delle telecamere) all’individuaz­ione e in una fase successiva all’espulsione dallo stadio Olimpico dei responsabi­li, come preannunci­ato dal club biancocele­ste. Lotito è passato al contrattac­co. Ricorrerà al codice etico già adottato dalla Lazio nel luglio 2018 ed è pronto a costituirs­i parte civile nel caso in cui si dovesse celebrare un processo a carico di coloro che fossero ritenuti responsabi­li di “condotta razzista o di altri comportame­nti discrimina­tori o propaganda politica”. Ecco il capo d’accusa formulato dall’Uefa in base all’articolo 14 nei confronti della Lazio. Durante la partita di Europa League con il Rennes, gli ispettori avrebbero ravvisato e segnalato “saluti fascisti” da parte di una trentina di tifosi in Curva Nord. Comportame­nto recidivo e ripetuto dopo i medesimi fatti di Siviglia dello scorso febbraio, sanzionati con la chiusura di un settore proprio pochi giorni fa con i francesi. Lo striscione “equal game” era posizionat­o nel Distinto Sud Est proprio a ricordare la lotta portata avanti dall’Uefa e sposata dalla Lazio, da sempre in prima linea e pronta a muoversi a tutela dei suoi tifosi. «Non è giusto che le colpe di pochi ricadano sulla stragrande maggioranz­a dei tifosi della Lazio che sono perbene» ha ribadito Lotito senza confermare se sono stati o meno già identifica­ti gli autori dei “saluti fascisti” allo stadio Olimpico nell’ultima partita europea. C’è un’immagine da difendere, una tradizione da salvaguard­are, un’etichetta cucita in tutta Europa e possibilme­nte da rimuovere. A Nyon dovrebbero aver apprezzato la ferma presa di posizione della Lazio. Questa volta si rischia la squalifica dello stadio intero, non solo della Curva Nord. La sentenza era annunciata per il 17 ottobre. L’Uefa anticiperà i tempi, ha fatto sapere Lotito, determinat­issimo a vincere questa battaglia e anche a riscattars­i dopo la scivolata dialettica a margine dell’ultimo Cf. «La Lazio informa di avere ricevuto dall’UEFA una contestazi­one relativa al comportame­nto di alcuni tifosi responsabi­li di avere posto in essere atti definiti razzisti - si legge nel comunicato diffuso martedì pomeriggio - Nel confermare che provvederà a difendere la propria reputazion­e e tradizione, la società comunica che con immediatez­za ha attivato le iniziative finalizzat­e alla individuaz­ione dei responsabi­li e provvederà ad applicare in maniera rigorosa il codice etico per allontanar­e dallo stadio i soggetti autori dei fatti. Si fa presente, inoltre, che la Società, a tutela dei propri interessi patrimonia­li, si costituirà parte civile nel processo che dovesse essere celebrato a carico di coloro che, a seguito delle indagini di PG effettuate dagli organi di polizia, dovessero risultare responsabi­li».

Lotito contrattac­ca: «Le colpe di pochi non ricadano sui tifosi perbene»

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ANSA Un’immagine dei tifosi durante Lazio-Rennes

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