«Italia, voglio certezze»
- Il vento che martedì sera ha spostato persino una porta mobile sul campo d’allenamento degli azzurri, ha tirato un brutto scherzo a Paolo Nicolato, che ieri è arrivato in conferenza e poi al campo d’allenamento alle prese con uno stato influenzale da gestire a colpi di aspirina. Stasera ci sarà da capire di che pasta è l’Irlanda di Stephen Kenny, ma soprattutto per capire che futuro può cominciare a scrivere per sé l’Under 21 e il suo nuovo ciclo. I nostri avversari sono a 9 punti, punteggio pieno in 3 gare giocate (noi solo una finora) e il loro allenatore ha detto senza mezzi termini che vuole vincere. «Lo credo bene, ma non per le parole del loro ct - dice Nicolato - lo credo per i valori che l’Irlanda ha mostrato, è una squadra britannica del tutto atipica, tecnica e che ama giocare. Poi però ci siamo noi: e sappiamo di avere le stesse ambizioni, di voler lavorare nel solco di un progetto che punta al bel gioco, al risultato. L’Irlanda ha avviato un percorso nuovo sei mesi prima di noi, ha più certezze. Noi dobbiamo continuare a crearcele e la partita con loro ci darà risposte importanti». SCELTE. La difesa cambierà poco, se non per un altro ritorno, quello di Luca Pellegrini (che l’Europeo Under 21 non lo aveva fatto per giocare il Mondiale Under 20) e che si sistemerà a sinistra. A metà campo non c’è Zaniolo (con Mancini) ma entra Tonali (che dopo l’Irlanda raggiungerà la nazionale maggiore). In attacco l’idea è Kean-Pinamonti-Scamacca da destra a sinistra, ma attenzione anche a Sottil-Kean-Scamacca, con Cutrone che resta outsider di peso fino all’ultimo. Prima convocazione per Maistro, ex Rieti, prestato dalla Lazio alla Salernitana. L’Irlanda senza Connolly (in nazionale maggiore) e Leahy, infortunato, ritrova Ronan, infortunato contro la Svezia, e si affida a Parrott, gioiello di casa Tottenham che piace alla Juventus.