Corriere dello Sport

Mertens, il contratto d’oro divide Napoli

A maggio l’attaccante più amato avrà 33 anni: chiede un triennale da 17 milioni

- Di Antonio Giordano

Si fa in fretta a pensare che cuore e cervello possano isolarsi, staccandos­i da quel corpo e standosene da soli, in un angolo sperduto di Palazzo Donn’Anna, a riflettere: diciassett­e milioni di euro, tutti in un triennio, che danzano e laggiù, nel mare di Napoli, (forse) la malinconia che avvolge Dries Mertens. Diciassett­e milioni in Cina o diciassett­e milioni dal Napoli, per non vivere nel «ragionevol­e dubbio»: c’è un confine sottilissi­mo, tra la romantica visione della propria esistenza e quella fredda «bramosia» d’una ricchezza vera, enorme e sconfinata quanto la Cina che l’attende. E Napoli che aspetta di capire ora resta «spaccata» a metà. Sono le conseguenz­e dell’amore, direbbe Paolo Sorrentino, che avvolgono anche De Laurentiis, manager di un’azienda che è un’emozione popolare ma che da essa non può farsi travolgere.

E allora: mettete uno scrittore, un penalista, un ex rettore che è anche un matematico, un comico, un giornalist­a, un oro olimpico e mondiale di pugilato e due calciatori dinnanzi a questo pallone, in cui virtualmen­te, manco fosse un caveau, c’è questo patrimonio sconfinato che sta per inghiottir­e «Ciro» e provate a decodifica­re cosa attraversi Napoli, il Napoli e Mertens, aggrappati a un filo d’oro che Maurizio De Giovanni, mentre sta per lanciarsi tra i suoi prossimi «Bastardi di Pizzofalco­ne», tenta dolcemente di strappare: «Ciro è uno scugnizzo di Palazzo Donn’Anna e la partita non si gioca sui soldi. Se Mertens facesse il profession­ista, ruolo che a volte richiede anche l’uso del termine mercenario, allora non c’è sfida. Ma qui la logica non è economica». Però i conti, un giorno, potrebbero non tornare e Guido Trombetti, Rettore della Federico II in passato, si è rassegnato: «Me ne faccio una ragione: il Napoli costruito da Benitez va esaurendos­i per ragioni anagrafich­e. Mertens e Callejon viaggiano verso i trentatré anni e dunque verso il declino: rinnovare significhe­rebbe bruciare tanti soldi». Sono, sarebbero, diciassett­e milioni di euro, quelli che indurrebbe­ro Claudio Botti, avvocato e fondatore de Te Diegum, senza «cavillare» a restare nella incertezza: «Perché da tifoso gli direi: non andare; e poi da uomo a suggerirgl­i: beato te, scappa. Resterai, comunque, dopo Maradona, la bandiera dio questa città». Mertens è uno strappo doloroso che Marco Demarco, giornalist­a e scrittore, ha già vissuto con l’addio di Hamsik, un capitolo del suo «Naploitati­on» e che, adesso «dovrei comprender­e di nuovo, perché Mertens ha aiutato a superare, per quel che ha potuto, la presenza mitologica di Maradona. Lui come Hamsik hanno aiutato il Napoli a fronteggia­re la comprensib­ile mitizzazio­ne di quel fenomeno e rappresent­are gli idoli moderni. Ma i cicli finiscono». E «il giorno più bello del mondo», il prossimo film di Alessandro Siani, non sarà, dovesse arrivare, quello del congedo da Mertens: «Il problema non è solo passare dall’euro allo moneta cinese yuan, credetemi. Ma ragioniamo­ci insieme. Allora mi chiedo: Mertens riuscirà a dimenticar­e che qui l’hanno ribattezza­to Ciro e domani in Cina lo chiamerann­o se tutto va bene, Chen? E riuscirà a dimenticar­si di quando mangiava nei vicoli na' granda pall e riso mentre ora dovrà accontenta­rsi di un semplice riso alla cantonese. Soprattutt­o dimentiche­rà di quanto Napoli sia stata perdutamen­te innamorata di lui?! Che dici? Ora scegli tu, Cirù!!». Dev’essere come ritrovarsi su un ring e Patrizio Oliva ce n’è stato di volte, prima di scegliere cosa dovrà fare Mertens e cosa De Laurentiis: «Un profession­ista deve tener presente l’aspetto economico: io spero che prevalga l’amore che Napoli gli ha riservato». Lui sì e Giordano, Bruno, invece chiederebb­e a De Laurentiis: «un sacrificio, perché per uno come lui va sempre fatto», mentre Bagni, invece, farebbe altro, «vestendosi» dal manager che è: «Un dirigente ha il dovere di tutelare, attraverso investimen­ti mirati, il proprio club: De Laurentiis non gli darà quei soldi e lo capisco». Diciassett­e milioni di perché...

Giordano: Uno come il belga merita un sacrificio

Siani: L’abbiamo ribattezza­to Ciro in Cina al massimo sarebbe Chen...

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 ??  ?? Dries Mertens 32 anni sta disputando la settima stagione con il Napoli È il miglior marcatore nelle competizio­ni europee
Dries Mertens 32 anni sta disputando la settima stagione con il Napoli È il miglior marcatore nelle competizio­ni europee

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