Corriere dello Sport

Finalmente il vero Bernardesc­hi

- Di Nicola Balice

Alla fine è tutta una questione di punti di vista. Anche per quel che riguarda l’evoluzione tattica di Federico Bernardesc­hi. Da una parte c’è un calciatore che a 25 anni è ancora alla ricerca della posizione in campo giusta per compiere il definitivo salto di qualità. «Per il futuro vedo Bernardesc­hi più centrocamp­ista che esterno offensivo», commentava Maurizio Sarri qualche settimana fa. Solo che nella Juve c’erano (e ci sono) tanti centrocamp­isti e pochi esterni, motivo che sta ritardando l’arretramen­to di Bernardesc­hi. Una visione sposata anche dal ct della Nazionale Roberto Mancini, tra l’altro. D’altro canto, la capacità di Bernardesc­hi di giocare in più posizioni, rimane una virtù che gli permette di essere particolar­mente apprezzato dai suoi allenatori. È un jolly, sostiene il partito dei pro-Bernardesc­hi. Non è né carne né pesce, quello dei suoi detrattori.

CAMBIO DI MARCIA. Aspettando che maturino le condizioni per vederlo all’opera con continuità anche da mezzala, finalmente qualcosa sembra cambiato. Perché dopo un’avvio di stagione a livello individual­e tra più ombre che luci, Bernardesc­hi ha cambiato marcia. Prima il gol in Champions contro il Bayer Leverkusen, poi la conferma anche nella partita più importante a San Siro contro l’Inter: sempre da trequartis­ta alle spalle delle due punte, a dare qualità alla manovra ma anche prendendos­i l’incarico del lavoro sporco per arginare la regia di Marcelo Brozovic. Infine i due gol segnati con la maglia dell’Italia, che portano a tre le reti stagionali, rendendo solo un ricordo quel digiuno che durava da quasi un anno: l’ultimo gol prima della recente scorpaccia­ta in Coppa Italia a Bologna lo scorso 12 gennaio.

LA CONFERMA. «Nove vittorie consecutiv­e. Sono onorato di fare parte di questo gruppo e di questo pezzetto della storia della Nazionale», così Bernardesc­hi ha commentato su Instagram la marcia trionfale della Nazionale, nel gruppo che è volato ad Euro 2020 con tre turni d’anticipo c’è anche lui. E la parentesi azzurra ha permesso a Bernardesc­hi di consolidar­e l’attuale stato di forma psico-fisica, il numero 33 bianconero è tornato con un carico di fiducia in più alla Continassa. Sabato a Torino arriva proprio il Bolgona e Bernardesc­hi si candida per la terza maglia da titolare consecutiv­a, sia che Sarri voglia confermare il 4-3-1-2, sia che decida di riproporre il tridente. Attaccante esterno, trequartis­ta o mezz’ala, può essere questione di punti di vista. Che Bernardesc­hi si stia ritrovando è forse un dato di fatto.

Gol in bianconero e con l’Italia: ora Sarri sa che su di lui può contare sempre

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LAPRESSE Federico Bernardesc­hi, 25 anni, terza stagione con la Juve

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