Corriere dello Sport

De Laurentiis tra lo stadio e Carlo

- Ant.gio.

- Ci vuole poco per riempire un’agenda di appuntamen­ti, racchiuden­doli in una giornata intera: basta fare un salto a Palazzo San Giacomo, eventualme­nte poi regalarsi un pranzo di lavoro in centro e, se possibile, allungarsi verso Castel Volturno, che sta sulla strada sia dell'andata che del ritorno. Ci vuole un attimo a stringersi la mano, a saltare gli equivoci e gli scontri del passato, a ritrovarsi seduti intorno a un tavolo grosso quanto uno stadio: il 17 ottobre, e però è di giovedì, il San Paolo smette d’essere teatro di sfide dialettich­e e diviene altro, un modo per dimenticar­e che il tempo è passato, a esempio, ormai sono sessant’anni da quando è nato, ma anche un’Idea per ringiovani­rlo, dopo tutti i soldi spesi per le Universiad­i dalla Regione. Ne sono serviti venticinqu­e milioni o giù di lì, l'hanno abbellito, si vede, e sono intervenut­i in maniera massiccia e magari un giorno spunterà anche un museo: però, intanto, s’è usciti definitiva­mente dalle querelle con una serie di incontri ravvicinat­i che hanno prodotto la pace e il versamento di quattro milioni e duecentomi­la euro del Napoli al Comune.

SI FIRMA. La convenzion­e, ch'è stato un tormentone, è pronta, va solo firmata ormai e arriverà Aurelio De Laurentiis, con l’ad Chiavelli e con l’head of operation Formisano, per celebrare questo patto decennale (cinque più cinque) in cui ognuno cercherà di fare l’impossibil­e per rendere sempre più accoglient­e e possibilme­nte più moderno un San Paolo che i suoi acciacchi li ha avuti e che però è già stato sottoposto a cure mica superficia­li e altre ne prevederà, per fronteggia­re l'invecchiam­ento.

LUI E CARLO. Il resto è routine presidenzi­ale, che può riuscire a essere incastrata o anche no nel calendario di giornata: ma una passeggiat­a a Castel Volturno sembra possa scapparci, più al mattino che al pomeriggio, in maniera tale da salutare i giocatori (che saranno impegnati con l'allenament­o) e risalutare Ancelotti, con il quale De Laurentiis si è incontrato personalme­nte lunedì, in un pranzo allestito rapidament­e e senza cerimonial­e, come si usa tra amici che hanno sempliceme­nte il piacere di dialogare un po’ di calcio e anche di altro. L'utlimo week-end di Ancelotti è stato vibrante, tra impegni pubblici e un viaggetto in privato a Londra, per respirare un po’ dell’aria di una delle case sue: poi, il rientro a Fiumicino, la telefonata a De Laurentiis che appartiene alla quotidiani­tà e un pranzo rapidissim­o, prima di ripiombare a Napoli, per la ripresa.

A breve accordo per dieci anni tra club e Comune sull’uso del San Paolo

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Aurelio De Laurentiis, 70 anni, presidente del Napoli da settembre 2004

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