Corriere dello Sport

La Francia in pole, Belgio super occhio alla Germania di Gnabry

Inghilterr­a ambiziosa, Spagna in mezzo al guado L’Olanda può tanto. Occhio all’Ucraina di Sheva

- Di Alberto Polverosi

Mancini dice che fra le grandi nazionali europee non vede, a parte Ronaldo (che deve ancora qualificar­si) un altro Messi, anche se la Francia, aggiunge il ct, ha qualche pezzo grosso in più. In effetti al prossimo Europeo, se si qualifiche­rà (deve battere la Moldova alla prossima giornata per averne certezza), la nazionale di Deschamps sarà quella più ricca di grandi giocatori: Mbappé, Pogba, Griezmann, Kanté, Pavard. Nessun’altra ha il suo livello di tecnica, peraltro è campione del mondo..., ed è anche la squadra più avanti nel processo di passaggio da una generazion­e all’altra, processo che vede coinvolte nazionali come Italia, Germania, Spagna e Inghilterr­a. Tuttavia, per evitare di restare troppo impression­ati, vale la pena ricordare che in questo girone la Turchia ha portato via 4 punti ai blues e che nella Nations League è stata superata dall’Olanda, anche se solo per la differenza-reti negli scontri diretti.

GNABRY LA RIVELAZION­E. Nello stesso girone di Nations League con Francia e Olanda c’era la Germania, arrivata terza: non scenderà in Lega B grazie a un...ripescaggi­o dovuto all’allargamen­to delle squadre della Lega A. La squadra di Löw è a metà di quel processo di trasformaz­ione di cui parlavamo sopra. E’ rimasto Kroos della vecchia guardia, ma è spuntato un attaccante fantastico come Gnabry, classe ‘95: sarà una delle rivelazion­i del prossimo Europeo.

I GIOVANI INGLESI. Anche Southgate ha lavorato bene con gli under 25. Sterling, Rashford, Stones, Joe Gomez, Dele Alli, Sancho, e poi quando servono i gol c’è sempre lui, Harry Kane, che di anni ne ha 26 e di reti ne ha fatte 23 in 38 partite con la nazionale. Nell’Europeo del 2018 l’Inghilterr­a è stata eliminata agli ottavi dall’Islanda, ma nella Nations League ha vinto il suo girone. E’ in crescita. E’ invece stabile, verso l’alto, la Spagna che mischia i rappresent­anti della vecchia generazion­e (De Gea, Sergio Ramos, Busquets, Carvajal, ancora Albiol) con quella dei giovani (Fabian Ruiz, Ceballos, Asensio e Rodri). Quattro anni fa l’abbiamo eliminata agli ottavi, lo stesso è successo al Mondiale in Russia (fuori ai rigori contro i padroni di casa), in Nations League è arrivata dietro all’Inghilterr­a: rispetto alla Grande Spagna, oggi fa un po’ meno paura.

BELGIO E POLONIA. Se il Belgio sarà protagonis­ta nelle finale di Euro 2020 nessuno si sorprender­à, anzi, sarà la giusta conclusion­e di un progetto che arriva da lontano. Può bastare questo dato: qualificaz­ione con tre turni d’anticipo e a punteggio pieno (come l’Italia), miglior attacco (31 gol in 8 gare) e migliore difesa (1 gol subìto) delle qualificaz­ioni. All’Europeo del 2016 è uscita ai quarti, al Mondiale in semifinale. E’ forte ovunque: nel portiere (Courtois), in difesa (Vertonghen e Alderweire­ld), a centrocamp­o (Witsel e Praet) e soprattutt­o in attacco (Mertens, Lukaku, Origi e quel fenomeno di Hazard). Dobbiamo temere il Belgio e non sottovalut­are la Polonia dotata di 3 centravant­i che farebbero comodo a Mancini: Piatek, Milik e Lewandowsk­i. Quanto all’Olanda, quando ne ha voglia ci sorprende col suo gioco e i suoi talenti (De Jong su tutti), la perplessit­à sul conto degli orange è legata alla concretezz­a: in un torneo così breve, è necessario badare al sodo, mentre l’Olanda bada troppo anche al resto. A noi fa più paura il Portogallo campione d’Europa, proprio per la stessa ragione: con Ronaldo, sa come puntare al risultato.

LASORPRESA­UCRAINA. Shevchenko ha portato l’Ucraina alle finali con largo anticipo e con 8 punti (e una partita) in più del Portogallo di Ronaldo. E’ una squadra che crede in se stessa e che, negli ultimi tempi, ha alzato il livello tecnico. Restando all’Est, ci vuole la solita attenzione per la Croazia capace di grandi trionfi (è pur sempre vice campione del mondo) e grandi sbandate, ma se una nazionale può schierare Modric, ultimo degno Pallone d’Oro, va quanto meno rispettata. Fra le sorprese, invece, potremo accennare all’Austria a un passo dalla qualificaz­ione, così come la Finlandia.

Attenzione anche alla Croazia, vice campione in Russia Polonia, tris di nove

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LAPRESSE Giroud festeggiat­o da Matuidi e Varane dopo il gol alla Turchia

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