«Costanza e qualità sempre decisive se hai fame. Inzaghi concreto, sorpresa Ventura»
Lui la B l’ha vinta contro tutti. Addirittura contro i “cosiddetti” (presunti) poteri forti. C’è impressa la firma di Fabrizio Castori sul Carpi che andò in A nel 2015 per la prima volta nella storia, con 4 gare d’anticipo, pareggiando 0-0 col Bari, l’ultima squadra a cui è stato accostato il nome del mago marchigiano. Qual è il segreto per vincere? «La continuità. La B è difficile e bisogna avere un organico importante. Ma, più di tutto, la differenza la fa sempre la voglia di imporsi. Il mio Carpi era giovane e forte. Partimmo con molti sconosciuti, ma avevano fame». Inglese, Gabriel, Lasagna, Gagliolo, Di Gaudio, Letizia, MBakogu, Romagnoli s’integrarono bene con i più esperti Bianco, Pasciuti, Lollo e Porcari sino a diventare imbattibili. «Il direttore Giuntoli fu bravissimo a scovare giovani di talento che attraverso il lavoro riuscii ad assemblare».
QUALITA’. La qualità è aumentata, Empoli e Benevento sono avanti. O no? «Certo. Ma dovranno guardarsi da Perugia, Salernitana e Crotone, costruite per vincere. E non dimenticherei Ascoli e Cremonese, nonostante il cambio di tecnico per i lombardi. Tutte potenziali antagoniste. Il Frosinone? Sorprende l’attuale ritardo, ma non ha nulla da invidiare a nessuno e può contare su una società forte che sa fare calcio». Chi cerca il risultato attraverso il gioco non sbaglia mai. Ma i giovani giusti possono diventare letali. E’ così, Castori? «Mi stanno impressionando Maistro, Carnesecchi, Pobega, Scamacca, Bettella». Altre sorprese? «Lo spirito con cui Ventura è ripartito dalla Salernitana. Inzaghi si sta confermando un tecnico con idee chiare e pratiche. E poi voto per il mio amico Piero Braglia: immarcescibile. Non resterà laggiù in fondo a lungo col Cosenza. Anche Venturato si sta confermando tecnico di spessore. Grazie al lavoro del ds Marchetti il Cittadella si distinguerà». Parola di Castori, uno che sa come si fa!