«La Salernitana può ancora crescere. Giovani? Punto su Pobega e Maggiore»
I play off col Brescia, chiusi senza perdere a Livorno, una salvezza sempre con le Rondinelle dell’indimenticabile Corioni e un’altra clamorosa sfiorata a Trapani, oltre alla C vinta col Portogruaro. Ma soprattutto tanti giovani valorizzati: El Shaarawy, Cragno, Caldirola, Jonathas, Salamon, Alessandro Calori la B la segue in casa, visto che il Pordenone gioca a Udine, dove vive. Chi l’ha impressionata di più? «Il Benevento è già squadra. Con il Pordenone ha dato la sensazione di avere qualcosa in più, nei titolari e nei ricambi. Anche l’Empoli ha un ottimo organico. Poi vedo competitiva la Salernitana. Il direttore Fabiani ha allestito un organico di qualità che deve ancora esprimersi, recuperando infortunati e inserendo Cerci».
SORPRESE. Cremonese e Frosinone in ritardo la sorpresa in negativo? «Non sono riuscite a esprimersi come possono. Ma hanno grandi potenzialità. Troppe attese attorno a Rastelli? E’ anche vero che i due calciatori top, Ciofani e Ceravolo, hanno bisogno di tempo. Vediamo con Baroni». Sta influendo la preparazione? «La brillantezza dell’Ascoli è stata decisiva. Tesser se l’è giocata con tutti». Calori è uno che di giovani se ne intende. Chi può crescere? «Scamacca è interessante, è l’anno di Maggiore che conosce la B e sa proporsi in zona gol. Poi dico Pobega, l’ho avuto a Terni e fece una doppietta. Deve completarsi tecnicamente, ma può aspirare alla A». In alto come in basso, la contendibilità degli obiettivi rende tutto più bello? «Qualcuno verrà fuori, ma ora c’è grande equilibrio. Serve continuità nei risultati e nessuno l’ha fatta da padrone. Anche se avere 2 punti di media in alto è pazzesco». Le soste e i tour de force condizionano? «Se non hai una rosa ampia puoi soffrire, devi recuperare in fretta. A meno che non riesci a fare un giusto tourn over che non sconvolga il gruppo e ti dia la possibilità di cambiare elementi in affanno».