«Stroppa sta raccogliendo quanto seminato. Il Perugia di Oddo e il Chievo dureranno»
Momentaneamente fuori della mischia, ma attento osservatore del torneo cadetto, non a caso vinto due volte con il Frosinone, prima con Roberto Stellone in panchina e poi con Moreno Longo, il direttore sportivo Marco Giannitti è uno che la categoria la padroneggia e continua a studiarla da vicino. Sette gare sono già state sufficienti a fargli fare un’idea dello scenario. Chi vede favorito? «Finora chi ha avuto più equilibrio è stato il Benevento. L’ho visto a Salerno e mi ha impressionato. Poi c’è l’Empoli per l’organico che ha allestito. Anche il Chievo contro il Perugia mi ha colpito. E Oddo è attrezzato per competere. Sono convinto che il Frosinone, nonostante una partenza non brillante, presto riuscirà a tornare dove gli compete».
MATRICOLE. Tra le sorprese positive per Giannitti c’è il Pisa. Perché? «Intanto per la fame che mostra in campo, poi ha già vinto in C ed è un gruppo compatto, mi ricorda il Frosinone che con Stellone fece il doppio salto dalla C alla A in due anni puntando su queste caratteristiche». Sorprese ma anche curiosità, soprattutto attorno alla Salernitana. «Il recupero di calciatori importanti consentirà a Ventura di crescere ulteriormente, ma aver fatto 2 punti a partita è già straordinario». Finora un solo cambio ha rimesso in pista un tecnico come Baroni, Cremonese da rivalutare? «Dopo un’estate da protagonista sul mercato ha dimostrando di non accontentarsi. L’organico dei lombardi è di qualità, ma per vincere bisogna abbinare all’esperienza la giusta determinazione». Qualche giovane da segnalare? «Gori del Pisa, un portiere destinato a fare carriera. Poi direi Bettella del Pescara, un difensore del 2000 di prospettiva e Scamacca che è già un attaccante importante, beneficerà di un’esperienza in B». Tra i tecnici chi preferisce? «Stroppa può raccogliere quanto seminato. E il Crotone, smaltita la retrocessione, si giocherà le sue chance».