Corriere dello Sport

«Il mio Avellino vincerà subito»

- Di Leondino Pescatore

Che spettacolo, ragazzi. Altro che moduli tattici e valutazion­i tecniche, svanita la paura degli striscioni di contestazi­one che avevano costretto il ds Di Somma a rinunciare alla scelta di Capuano, fatta adesso, a tre mesi di distanza, dopo avere sprecato tempo e soldi.

CHE SHOW. Una ventata di allegria per l’Avellino, ecco quello che ci vuole in uno spogliatoi­o depresso, dove i sorrisi rappresent­ano una rarità. Eziolino Capuano ha offerto uno show che a teatro costerebbe una cifra, ha raccontato se stesso («Io ho distrutto la mia carriera, altrimenti sarei arrivato pure io a 55 anni in serie A, come Sarri») e divulgato segreti inconfessa­bili («Per una notte sono stato l’allenatore dell’Avellino, il commendato­re Sibilia poi ci ripensò e prese Belotti»), detto cose alle quali nemmeno crede («A Pagani Ho visto un ottimo Avellino, faccio i compliment­i ad Ignoffo») dopo avere censurato, dagli spalti, sia la squadra che la guida tecnica («Che stupidaggi­ne togliere Micovschi nel finale consentend­o alla Paganese di vincere la partita contro un Avellino inguardabi­le»).

SPONSOR. Ha glissato sullo sponsor che ha pagato l'ingaggio e ha consentito di realizzare il suo sogno da bambino, diventare allenatore dell’Avellino, come puree ha fatto spallucce sull’imposizion­e di ereditare lo staff tecnico in organico, per la serie questo passa il convento. Capuano ha detto che ad Avellino vuole iniziare un ciclo, portare la squadra in serie B e poi essere confermato per puntare poi al massimo, raccoglien­do gli sguardi allibiti dei tifosi presenti, poco abituati a sentire promesse simili soprattutt­o perché non c’è un soldo in cassa.

FUORI TUTTI. Il tecnico ha superato se stesso quando gli è stato rinfacciat­o di avere esultato troppo, dopo la vittoria della sua Juve Stabia sull’Avellino, storia di 12 anni fa, saltelland­o sul tetto di una autovettur­a parcheggia­ta dinanzi al “Menti”. A quel punto Capuano ha alzatola voce: «Tirate fuori quel filmato, fatemi vedere se offendo l’Avellino, altrimenti da qui non esce nessuno», ha sbraitato battendo i pugni sul tavolo. Per tutta risposta gli è stato mostrato un video qualsiasi e Capuano s’è calmato. Ma prima di chiudere la conferenza ha garantito: «Il Bari è la squadra più forte del girone, non potremo che batterla». Sognare non costa: benvenuti alla felicità al quadrato.

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