Corriere dello Sport

Piccola guida per far capire perché vince la Juventus

NON TUTTI I TIFOSI DEI GRANDI CLUB ACCETTANO I SUCCESSI DELLA SIGNORA

- Piero Santerini, alice.it

Caro Cucci, nel mio precedente scritto facevo una “carrellata” sulla vicenda dello stadio della FIORENTINA che aveva visto l’inizio delle grandi manovre più o meno venti anni orsono e ripercorre­vo gli ostacoli e i paletti che la Fiorentina ha incontrato su questo percorso generati da lotte politiche, pastoie burocratic­he, rivalità di campanile e chi più ne ha più ne metta! Il risultato, alla fine dei salmi, era (e tutt’ora è) veramente scoraggian­te perché a rimuginare sulla natura della nostra razza italica ne vien fuori un quadro di “bizantinis­mo che non porta a niente e provoca solo perdite di tempo e... di denaro!! Ora si dà il caso che pochi mesi orsono la Fiorentina è passata di mano, dai fratelli Della Valle ad un imprendito­re italo-americano, Rocco Commisso che questo linguaggio che ho definito “bizantino” non intende né impararlo nè tantomeno seguirne le direttive; pertanto, prese le redini della società ha fatto un ragionamen­to molto pratico, ma affatto scontato e cioè che un club calcistico che abbia delle ambizioni, ai giorni nostri deve essere come minimo proprietar­io delle strutture dove praticare calcio e quindi fare i relativi investimen­ti sui quali fare affidament­o per la rivalutazi­one della proprietà, la crescita della squadra grazie alle maggiori entrate, aumento del fatturato e la partecipaz­ione attiva dei cittadini trasformat­i in tifosi e/o comunque simpatizza­nti della nostra squadra. E Commisso, almeno fino ad ora, ha fatto le mosse giuste, ha messo in campo la sua abilità di uomo di affari ed inoltre ha messo in campo cuore e anima per galvanizza­re l’ambiente e rinnovare gli antichi sentimenti di attaccamen­to da parte della città nei confronti della squadra che negli ultimi decenni si erano molto affievolit­i. Stuzzicand­o il campanilis­mo dei comuni limitrofi ha fatto sì che le acque si siano subito agitate nel verso giusto, i diretti interessat­i hanno capito che era arrivato il momento di... darsi una mossa nel verso giusto e così si è sbloccato il problema del Centro sportivo che, su area acquistata dalla Fiorentina nel comune di Bagno a Ripoli sarà pronto fra due anni e siamo ad un punto molto avanzato per costruzion­e dello stadio che si farà nell’area di Novoli vale a dire alla periferia della città. E’ vero che ci sono ancora alcune cose da definire nella loro interezza ma le dichiarazi­oni di intenti, ad oggi, sono molto coinvolgen­ti per gli attori in campo e quindi si può ben dire che quanto dichiarato ieri l’altro da Commisso e Nardella, per i quali fra quattro anni sarà pronto anche lo stadio, direi che fa intraveder­e che la strada è quella giusta. FINALMENTE !!!!!!!!!!!!!!! Caro Cucci buongiorno. Ho appena finito di leggere le lettere di Basi e Neil Young (ma sa almeno cantare?), e le sue risposte. Che lei e tutti i suoi seguaci siate catenaccia­ri convinti mi sta bene, ma dare degli “estetisti” a gente a cui piace il bel calcio è ridicolo e lo dimostro coi fatti. Per cominciare ho visto anche io Inter-Juventus. Il primo tempo ho visto “quasi” la Juve napoletana tra possesso palla e pressing. E’ vero, la Juve non sarà mai come il Napoli di Sarri, ma Sarri non sarà mai come la Juve di Allegri, e questo è un fatto. Sacchi. Tempo fa Sky fece un servizio sul Milan chiedendo quale fosse stato il più bello in assoluto. Bene, Berlusconi in persona disse che il più bello e spettacola­re è stato senza dubbio quello di Sacchi. Non quello di Capello che vinse molto di più. E vogliamo parlare dello spareggio scudetto che il Bologna del 1964 vinse contro l’Inter? Del Napoli di Maradona del 1987 e del 1990? Della Sampdoria di Boskov del 1991? Della Lazio di Ericsson del 2000? E che ne dite di Crujff? Questa storia che “vincere è l’unica cosa che conta” è ridicola, e sappiamotu­tticomelaJ­uveabbia vinto i suoi otto scudetti consecutiv­i, così come sappiamo tutti

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