Migliore in campo? È sempre Ribery
Al fuoriclasse della Fiorentina i voti più alti della serie A Le sorprese Castrovilli e Amrabat
Sul podio c’è il Papu Tra gli attaccanti seguono Immobile e Zapata con 6,86
Il francese è il migliore: media del 7 come Sirigu E nella top 30 alle sue spalle resta fuori CR7!
Franck, il Kaiser che in Germania, con la maglia 7 del Bayern Monaco ha conquistato 24 titoli in 12 stagioni, alla fine se li è messi tutti dietro spalle. Gli sono bastate 7 (giusto il suo numero) giornate, di cui le ultime 5 da titolare dopo il rodaggio di 30 minuti nei primi due turni, per sorpassare qualunque altro protagonista del campionato italiano per continuità di rendimeanto. Sì, ha segnato (2 volte, all’Atalanta e al Milan, sempre in trasferta), e ha fatto segnare (1 assist, per Pezzella con la Samp), ma soprattutto nelle pagelle del Corriere dello Sport-Stadio ha una media aritmetica praticamente perfetta, quel 7 che col francese, 36 primavere archiviate ad aprile, sempre ritorna, quasi come una mantra.
NEMMENO CR7. Come lui, in Serie A, c’è solo Salvatore Sirigu, il portiere del Torino, pure lui Over 30 perché di anni ne farà 33 a gennaio, ma nessuno, nemmeno Cristiano Ronaldo (media voto di 6,42) riesce ad eguagliarlo. Tutto merito della sua capacità, quasi maniacale, di lavorare curando tutti i dettagli, e di non accontentarsi mai. Ha scelto la Serie A per sentire ancora l’adrenalina della competitività scorrere nelle sue vene e si è messo al centro di una Fiorentina piena di giovani che lo seguono con l’entusiasmo che gli si addice.
PROSPETTIVA ROVESCIATA. Burlone quanto basta per prendersi gioco di tutti (anche del patron, come ha raccontato lo stesso Commisso l’altro giorno da New York), Franck ha rovesciato la prospettiva. Ha restituito alla città la licenza di sognare, ha riportato il Franchi ad essere uno tra gli stadi con maggiore affluenza (quinto impianto italiano per media spettatori) e si sta facendo portabandiera di quell’eleganza tecnica che tanto piace in riva all’Arno, specie quando è in grado di far guardare gli avversari da dietro. Così succede che quel Papu Gomez che la passata stagione castigò la Fiorentina nella doppia semifinale di Coppa Italia, pur essendo il migliore di tutti gli altri interpreti del nostro campionato con almeno 4 gare, per un pugno di centesimi non riesce a raggiungere il
numero del cambiamento, della crescita, il 7 di Ribery appunto. Papu insegue a 6,93, con Immobile e Duvan Zapata di qualche centimetro più indietro (6,86).
VICE-RE DEI DRIBBLING. Di certo c’è che oltre alla qualità estetica, ci mette pure l’efficacia, perché quanto a dribbling il francese non scherza. E’ quello che della Fiorentina ne ha messi insieme di più, 20, contro i 21 di Filippo Falco del Lecce che guida questa speciale classifica e che d’ora in avanti, pur di vedere la sua squadra risalire la china (al termine della seconda giornata, i viola erano ultimi) è pronto a tutto. E’ stato il primo MVP della Lega Calcio: pronti via ha alzato questo particolare trofeo sotto ai tifosi della Curva Fiesole che per lui hanno coniato il “Franck Sound” e la sensazione è che questo sia solo l’inizio. Ed il marketing qui non c’entra: la sua è la maglia più venduta negli store ufficiali, è vero, ma in campo Ribery è il Maestro, a cui tutti (o quasi) finiscono per inchinarsi.
Cura maniacale dei dettagli e fame: ecco i segreti dell’asso francese