Corriere dello Sport

I bomber in scadenza: Giroud sogna Conte e c’è un poker d’assi

Il francese in rotta con il Chelsea, ma per l’Inter ora non è una priorità Ibrahimovi­c rivorrebbe l’Europa: a dicembre può lasciare i Galaxy

- di Alfredo Pedullà

Gennaio è lontano, ma non tantissimo per chi ha un contratto in scadenza, qualche paturnia e un pregresso insostenib­ile. Vi facciamo cinque nomi in rigoroso ordine alfabetico: Cavani, Giroud, Ibrahimovi­c, Mandzukic e Mertens. Particolar­e non indifferen­te, sono tutti in scadenza tranne Super Mario (contratto fino al 2021), ma il problema di Mandzukic è che considera l’impegno con la Juve terminato da quando lo hanno fatto sentire una via di mezzo tra un pacco postale e un indesidera­to. Il dna croato non conosce vie di mezzo: se non mi ritieni indispensa­bile, mi hai perso per sempre. TUTTI IN CINA. I nostri cinque amici, se volessero, potrebbero prendere il primo aereo per la Cina. Già il prossimo inverno, quando riaprirà il mercato, ma esiste la fila adesso per prenotazio­ni a suon di milioni di euro. Ibra è un po’ allergico; Giroud ha preso tempo; Mertens sa di aver avuto una proposta da 17 milioni per tre anni e il Napoli gliene propone circa quattro a stagione; Mandzukic subisce il corteggiam­ento da almeno quattro sessioni di mercato, ha sempre detto no fino a quando ha avuto Allegri al fianco. Adesso tra Qatar (rifiutato di recente) e Cina scegliereb­be di sicuro la seconda soluzione, magari da 8-10 milioni di ingaggio a stagione, ma preferisce aspettare la Premier. Alla fine del mercato inglese, era l’8 agosto, ha deciso di mettersi di traverso e di respingere come il migliore Chiellini (di testa, in acrobazia, in tackle) qualsiasi tipo di proposta. Fino a gennaio è lunga, ma il peggio ormai è alle spalle.

LE ALTRE SOLUZIONI. Ma possono esserci margini in serie A, magari a vantaggio di chi cerca una punta con quelle caratteris­tiche? Se il pensiero va all’In

ter, i tre mesi che servono per riaccoglie­re Sanchez coincidono proprio con gennaio. Quindi, Conte va in difficoltà per le rotazioni delle prossime settimane, ma quando riaprirà il mercato riavrà il cileno e al massimo si porrà il problema di avere un vice Lukaku. Lo stesso della scorsa estate, quando l’Inter decise di non intervenir­e. E magari stavolta può concedere il bis, come minimo per dare la precedenza a un centrocamp­ista di grande fisicità. Giroud viene accostato a Conte perché hanno avuto un buonissimo rapporto ai tempi del Chelsea, ma anche e soprattutt­o perché le parole al cianuro nei riguardi dei Blues hanno lasciato il segno. l resto andrà verificato. Il Chelsea non riconosce a Giroud un minimo di titolarità, pur avendo avuto da lui un contributo straordina­rio per la conquista dell’Europa League, sempliceme­nte per gratitudin­e nei riguardi di Abraham che le gioca tutte e segna quasi sempre. L’estate scorsa era stato proposto il rinnovo a Giroud, ma da quando riscalda una panchina la frattura è insanabile.

Cavani era stato in orbita Inter con un pacchetto aggiuntivo cinese dopo qualche stagione in nerazzurro, lui ha preferito restare in scadenza per decidere da solo (e con calma). Non troppi anni fa ci aveva pensato, timidament­e, la Juve. Anche se il Paris Saint-Germain gli proponesse di prolungare, sarebbe sorprenden­te se in cambio arrivasse una firma. Ibrahimovi­c è un cavallo vincente da sempre, ma ne ha compiuti 38 a ottobre, non sono pochi. Più facile sbrogliare la matassa Mertens: noi in Cina non lo vediamo, ma possiamo sbagliare e sul suo conto in banca nessuno ha il diritto di interferir­e.

Mertens, c’è la Cina Mandzukic-2021 ma può andare via L’ultimo di Cavani...

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