La doppia arma di Antonio
Nel segno di Lautaro e Lukaku, per una notte l’Inter è tornata in testa al campionato scaricando tutta la pressione sulla Juve e su Ronaldo, annunciato al rientro contro il Genoa dopo un week end a funghi. Conte è andato a vincere a Brescia la sua quinta partita esterna consecutiva, una partita che si era complicata dopo l’autogol di Skriniar: l’Inter non aveva più energie per ripartire, si è involontariamente appoggiata alle tre torri difensive e ha resistito anche alla rabbia di Balotelli, improvvisamente uscito dal suo iniziale torpore. Ma ha tremato, eccome se l’Inter ha tremato, e d’altronde il tecnico aveva denunciato la stanchezza del gruppo: in assenza di ricambi, a causa degli infortuni, Conte si era affidato ai soliti noti. E i migliori di questi noti, Lautaro e Lukaku, sono andati a segno celebrando un altro sorpasso. Cinque gol l’argentino, addirittura sette il belga: non male per una coppia al debutto. Nel primo tempo l’Inter ha cercato di aggirare il bunker bresciano soprattutto con le incursioni di Candreva sulla destra. Brozovic direttore d’orchestra, Romelu pronto ad aprire gli spazi per Lautaro che è stato veramente fortunato sul gol dell’1-0. Il suo tiro dalla lunga distanza sarebbe stato parabilissimo se uno stinco di Cistana non avesse cambiato la traiettoria del pallone mettendo fuori causa Alfonso. Appena passata in vantaggio, la squadra di Conte ha pensato di sfruttare gli spazi ma il Brescia, nonostante l’ispirato Tonali, non ha avuto neanche la forza di affacciarsi nell’area avversaria. E a proposito del giovane talento di Corini, lui sì che sta mettendo in difficoltà il ct Mancini in vista degli Europei: per i due o tre posti vacanti, Tonali è in piena corsa, a differenza - almeno per ora - di Balotelli, che per tutto il primo tempo si è visto solo per una lite con Gagliardini. E’ salito di tono nella ripresa, l’ex nerazzurro, tanto che il Brescia a lungo ha messo sotto pressione la squadra di Conte, sfiorando in un paio di occasioni il pareggio: proprio su Balotelli, però, Handanovic ha compiuto una delle sue famose prodezze. C’è stato un momento in cui si è avuta la sensazione che i padroni di casa stessero per raggiungere un clamoroso 1-1, ma Lukaku li ha gelati con un gol quasi disarmante per la facilità con cui ha trasformato un’azione complicatissima nel 2-0 mancino della (quasi) liberazione. Corini ha ripreso coraggio dopo la sfortunata deviazione di Skriniar ma l’Inter ha resistito con le ultime energie, mettendosi la Juve alle spalle: stasera una delle icone del Triplete Mourinhiano, Thiago Motta, “giocherà” a Torino non solo per il Genoa ma anche per i suoi vecchi amici. E di questi tempi, in un campionato per niente scontato, non si sa mai...