Sarri chiede concretezza «Juve, i gol sono pochi»
«Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento Ora dobbiamo lavorare sulla strada intrapresa»
Concretezza cercasi. Il cartello appeso alla Continassa in vista del turno infrasettimanale riporta un imperativo categorico. Servono gol, e in misura superiore a uno. Niente più leggerezza sotto porta come nelle ultime partite, auspica Sarri. «E’ una questione mentale - ritiene il tecnico della Juve - ed è un discorso che investe la squadra, non solo Bernardeschi: a Lecce lui ha sbagliato come gli altri. Nelle ultime partite ci stiamo mettendo in condizione di tirare ma abbiamo una percentuale realizzativa bassa. Dobbiamo lavorare su questo; se poi sia una questione più materiale o più mentale se ne può discutere tutta la vita. Per me è più mentale». Identificata la causa, ora serve trovare la soluzione. «Stiamo facendo esercitazioni ma, per non renderle fini a sè stesse, serve anche cattiveria». Il rimedio più sicuro è certamente il ritorno di Ronaldo: dopo il turno di riposo di sabato scorso, Cristiano stasera sarà nuovamente nel cuore della Juve e non c’è dubbio che l’uomo da 701 gol in carriera possa aiutare ad aggiustare la mira e trasformare il grande volume di gioco che i bianconeri abitualmente producono. In generale, il Comandante non appare oltre modo preoccupato; anzi, il bilancio di questa prima parte di stagione ha il segno più. «La squadra sta facendo piuttosto bene - sottolinea -. Si è adeguata a un nuovo modo di giocare, poi chiaramente abbiamo ancora tante situazioni da perfezionare ed è normale. La sensazione è che abbiamo ancora potenziale da esprimere e ampi margini di miglioramento. Abbiamo preso la strada giusta, consapevoli che ci dobbiamo lavorare ancora parecchio».
OCCHIO AL GRIFONE. Sarri vuole riprendere immediatamente il ritmo, dopo lo stop di Lecce. Che non avrà avuto effetti sulla classifica ma che non è al tempo stesso piaciuto al tecnico, che non vede alternativa al temine vittoria. Anche perchè bisogna iniziare nel modo giusto il mini ciclo che porterà alla sosta di novembre: Genoa, Torino, Lokomotiv Mosca e Milan. Le insidie, come si vede dal calendario, sono ben disseminate. Il Comandante non sottovaluta il nuovo Genoa di Thiago Motta.
«E’ una squadra che mi ha sorpreso per qualità tecniche, buon palleggio, quindi la classifica in questo momento non è veritiera; il Genoa vale di più. E' una partita difficile, ma quando si gioca ogni tre giorni tutte sono difficili: non è così scontato recuperare subito le energie fisiche e mentali da una partita all'altra. Vero che fa parte della mentalità di una grande squadra, ma è sempre qualcosa da non dare per scontato». E poi il cambio di guida tecnica ha dato energia nuova: «L’esperienza di Thiago nel nostro campionato è appena cominciata, ma sembra che in pochi giorni qualcosa abbia dato. Abbiamo osservato anche alcune partite nel suo percorso con l’Under 19 del Paris Saint Germain».