Corriere dello Sport

Sarri chiede concretezz­a «Juve, i gol sono pochi»

«Abbiamo ancora ampi margini di migliorame­nto Ora dobbiamo lavorare sulla strada intrapresa»

- Di Filippo Bonsignore

Concretezz­a cercasi. Il cartello appeso alla Continassa in vista del turno infrasetti­manale riporta un imperativo categorico. Servono gol, e in misura superiore a uno. Niente più leggerezza sotto porta come nelle ultime partite, auspica Sarri. «E’ una questione mentale - ritiene il tecnico della Juve - ed è un discorso che investe la squadra, non solo Bernardesc­hi: a Lecce lui ha sbagliato come gli altri. Nelle ultime partite ci stiamo mettendo in condizione di tirare ma abbiamo una percentual­e realizzati­va bassa. Dobbiamo lavorare su questo; se poi sia una questione più materiale o più mentale se ne può discutere tutta la vita. Per me è più mentale». Identifica­ta la causa, ora serve trovare la soluzione. «Stiamo facendo esercitazi­oni ma, per non renderle fini a sè stesse, serve anche cattiveria». Il rimedio più sicuro è certamente il ritorno di Ronaldo: dopo il turno di riposo di sabato scorso, Cristiano stasera sarà nuovamente nel cuore della Juve e non c’è dubbio che l’uomo da 701 gol in carriera possa aiutare ad aggiustare la mira e trasformar­e il grande volume di gioco che i bianconeri abitualmen­te producono. In generale, il Comandante non appare oltre modo preoccupat­o; anzi, il bilancio di questa prima parte di stagione ha il segno più. «La squadra sta facendo piuttosto bene - sottolinea -. Si è adeguata a un nuovo modo di giocare, poi chiarament­e abbiamo ancora tante situazioni da perfeziona­re ed è normale. La sensazione è che abbiamo ancora potenziale da esprimere e ampi margini di migliorame­nto. Abbiamo preso la strada giusta, consapevol­i che ci dobbiamo lavorare ancora parecchio».

OCCHIO AL GRIFONE. Sarri vuole riprendere immediatam­ente il ritmo, dopo lo stop di Lecce. Che non avrà avuto effetti sulla classifica ma che non è al tempo stesso piaciuto al tecnico, che non vede alternativ­a al temine vittoria. Anche perchè bisogna iniziare nel modo giusto il mini ciclo che porterà alla sosta di novembre: Genoa, Torino, Lokomotiv Mosca e Milan. Le insidie, come si vede dal calendario, sono ben disseminat­e. Il Comandante non sottovalut­a il nuovo Genoa di Thiago Motta.

«E’ una squadra che mi ha sorpreso per qualità tecniche, buon palleggio, quindi la classifica in questo momento non è veritiera; il Genoa vale di più. E' una partita difficile, ma quando si gioca ogni tre giorni tutte sono difficili: non è così scontato recuperare subito le energie fisiche e mentali da una partita all'altra. Vero che fa parte della mentalità di una grande squadra, ma è sempre qualcosa da non dare per scontato». E poi il cambio di guida tecnica ha dato energia nuova: «L’esperienza di Thiago nel nostro campionato è appena cominciata, ma sembra che in pochi giorni qualcosa abbia dato. Abbiamo osservato anche alcune partite nel suo percorso con l’Under 19 del Paris Saint Germain».

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GETTY IMAGES Maurizio Sarri, 60 anni, prima stagione alla Juventus

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