Corriere dello Sport

«Chi gioca nella Roma deve avere ambizioni»

«Si capisce che non basta battere il Milan per sentirsi appagati...»

- Di Roberto Maida

Ese avesse trovato la Roma? Alla prima conferenza stampa in lingua italiana, Paulo Fonseca rispolvera i vecchi sorrisi, quelli dei primi giorni. E si presenta con qualche certezza in più dopo la vittoria contro il Milan. Pur tenendo conto della stanchezza, del logorio, delle prospettiv­e, adesso intende insistere con la squadra delle ultime due partite. La Roma gli è piaciuta per equilibrio tattico, attitudine al sacrificio e anche qualità del gioco. A Udine potrà cambiare al massimo uno o due giocatori ma per assurdo potrebbe persino confermare in blocco gli undici di partenza di domenica scorsa. Il turnover eventualme­nte sarà rimandato a sabato, quando all’Olimpico sarà di scena il Napoli. E’ lui, Fonseca, a svelarlo con grande trasparenz­a: «Non intendo cambiare molto. Non è il momento di riposare. L’Udinese è un avversario difficile, è il caso di non lasciarsi ingannare dal 7-1 incassato con l’Atalanta. Prima di Bergamo erano la migliore difesa del campionato. Inoltre sono fortissimi in contropied­e».

CONTINUITÀ. Alla Dacia Arena, che farà registrare il pienone, Fonseca è pronto ad andare all’assalto: «E’ importante cambiare mentalità, capire che non basta battere il Milan per essere appagati. Chi gioca nella Roma deve avere ambizione. Io non l’ho vista contro la Sampdoria, ad esempio, e ai giocatori l’ho detto. La squadra ha recepito e ha ripreso a lottare. Abbiamo preparato una strategia per mettere in difficoltà il nostro avversario. Ovviamente sarà una partita diversa rispetto alle ultime due, ci saranno meno spazi e più aggressivi­tà nei duelli, ma mi aspetto buone risposte. il passato è passato, la Roma deve pensare che può vincere qualunque partita».

RECUPERI. La notizia incoraggia­nte è il rientro di Ünder, che torna in panchina dopo quasi due mesi di stop. E’ una soluzione in più che si aggiunge al rientro di Kluivert: diventano così “solo” 7 gli indisponib­ili, compreso Juan Jesus che non è stato convocato per un risentimen­to muscolare. «Cengiz è pronto - conferma Fonseca - anche se non giocherà dall’ìnizio. Con lui aumentano le possibilit­à offensive perché parliamo di un attaccante bravo sia a fare l’esterno che a stare sull’interno». C’è ancora da attendere invece per Mkhitaryan, fermo per la pubalgia dalla trasferta di Lecce del 29 settembre: «Il rientro non è così lontano ma il suo problema richiede un processo lento per lo smaltiment­o. Lo aspettiamo».

LA RISORSA. Intanto la Roma sta scoprendo un’arma importante: le palle inattive. Degli ultimi tre gol, due sono venuti dai calci d’angolo di Veretout. E altre occasioni sono capitate grazie ai tiri da fermo: «Non è un caso. Abbiamo tanti giocatori bravi di testa: Smalling, Fazio, Mancini, Dzeko. Nel calcio bisogna valorizzar­e i calci piazzati, che sono un’occasione per segnare, e noi lo stiamo facendo».

PROGRAMMA. La Roma è sbarcata in serata in Friuli con un volo charter. Pernotterà a Udine anche stanotte e tornerà domani a Trigoria per non perdere troppe ore di sonno: fra tre giorni sarà già Roma-Napoli.

«Ünder è pronto ma non giocherà dall’inizio. Le palle inattive? Una risorsa»

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BARTOLETTI Paulo Fonseca, 46 anni, il tecnico è alla prima stagione alla Roma

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