«Chi gioca nella Roma deve avere ambizioni»
«Si capisce che non basta battere il Milan per sentirsi appagati...»
Ese avesse trovato la Roma? Alla prima conferenza stampa in lingua italiana, Paulo Fonseca rispolvera i vecchi sorrisi, quelli dei primi giorni. E si presenta con qualche certezza in più dopo la vittoria contro il Milan. Pur tenendo conto della stanchezza, del logorio, delle prospettive, adesso intende insistere con la squadra delle ultime due partite. La Roma gli è piaciuta per equilibrio tattico, attitudine al sacrificio e anche qualità del gioco. A Udine potrà cambiare al massimo uno o due giocatori ma per assurdo potrebbe persino confermare in blocco gli undici di partenza di domenica scorsa. Il turnover eventualmente sarà rimandato a sabato, quando all’Olimpico sarà di scena il Napoli. E’ lui, Fonseca, a svelarlo con grande trasparenza: «Non intendo cambiare molto. Non è il momento di riposare. L’Udinese è un avversario difficile, è il caso di non lasciarsi ingannare dal 7-1 incassato con l’Atalanta. Prima di Bergamo erano la migliore difesa del campionato. Inoltre sono fortissimi in contropiede».
CONTINUITÀ. Alla Dacia Arena, che farà registrare il pienone, Fonseca è pronto ad andare all’assalto: «E’ importante cambiare mentalità, capire che non basta battere il Milan per essere appagati. Chi gioca nella Roma deve avere ambizione. Io non l’ho vista contro la Sampdoria, ad esempio, e ai giocatori l’ho detto. La squadra ha recepito e ha ripreso a lottare. Abbiamo preparato una strategia per mettere in difficoltà il nostro avversario. Ovviamente sarà una partita diversa rispetto alle ultime due, ci saranno meno spazi e più aggressività nei duelli, ma mi aspetto buone risposte. il passato è passato, la Roma deve pensare che può vincere qualunque partita».
RECUPERI. La notizia incoraggiante è il rientro di Ünder, che torna in panchina dopo quasi due mesi di stop. E’ una soluzione in più che si aggiunge al rientro di Kluivert: diventano così “solo” 7 gli indisponibili, compreso Juan Jesus che non è stato convocato per un risentimento muscolare. «Cengiz è pronto - conferma Fonseca - anche se non giocherà dall’ìnizio. Con lui aumentano le possibilità offensive perché parliamo di un attaccante bravo sia a fare l’esterno che a stare sull’interno». C’è ancora da attendere invece per Mkhitaryan, fermo per la pubalgia dalla trasferta di Lecce del 29 settembre: «Il rientro non è così lontano ma il suo problema richiede un processo lento per lo smaltimento. Lo aspettiamo».
LA RISORSA. Intanto la Roma sta scoprendo un’arma importante: le palle inattive. Degli ultimi tre gol, due sono venuti dai calci d’angolo di Veretout. E altre occasioni sono capitate grazie ai tiri da fermo: «Non è un caso. Abbiamo tanti giocatori bravi di testa: Smalling, Fazio, Mancini, Dzeko. Nel calcio bisogna valorizzare i calci piazzati, che sono un’occasione per segnare, e noi lo stiamo facendo».
PROGRAMMA. La Roma è sbarcata in serata in Friuli con un volo charter. Pernotterà a Udine anche stanotte e tornerà domani a Trigoria per non perdere troppe ore di sonno: fra tre giorni sarà già Roma-Napoli.
«Ünder è pronto ma non giocherà dall’inizio. Le palle inattive? Una risorsa»