Mazzarri sotto assedio
Toro in crisi, serve la svolta. La nuova frenata con il Cagliari ha certificato le difficoltà dei granata, in piena serie negativa: due punti nelle ultime quattro partite, per un riassunto di quattro sconfitte in nove giornate. La classifica piange, i tifosi contestano, bisogna invertire la rotta, anche se il calendario non aiuta con la trasferta di stasera in casa della Lazio e il derby di sabato. La tensione si avverte, anche dal punto di vista ambientale, dopo il duro comunicato della curva Maratona che ha, di fatto, sfiduciato Mazzarri: «Non ne possiamo più, se ne deve andare». Il tecnico, invece, è stato blindato dalla società, prima dal presidente Cairo e poi dal direttore sportivo Bava. Avanti con Walter, quindi, che all’Olimpico non andrà in panchina ma per colpa di una squalifica: il Giudice Sportivo l’ha fermato dopo la quinta ammonizione rimediata domenica. E’ il primo tecnico ad essere squalificato per somma di ammonizione dopo l’introduzione dei cartellini gialli per gli allenatori. Al timone ci sarà il vice, Nicolò Frustalupi, per la prima volta da allenatore responsabile contro la Lazio, dove giocò suo padre Mario (tre stagioni e uno scudetto in biacoceleste).
VAI ZAZA. Ieri Mazzarri è rimasto in silenzio, intanto pensa a qualche cambiamento. La novità principale sarà Zaza subito accanto a Belotti, per dare più peso e pericolosità offensiva. Niente Verdi, quindi, che partirà, a meno di sorprese, dalla panchina. Come Berenguer, al rientro dopo il problema alla caviglia. In difesa tornerà Lyanco al posto di Djidji, mentre è più fluida la situazione a centrocampo. Sulle fasce, a sinistra Laxalt dovrebbe rilevare Aina, mentre a destra c’è il ballottaggio tra Ansaldi e De Silvestri. In mezzo potrebbe esserci una chance importante per Lukic e magari pure per Meité. Turnover con vista derby, insomma.