Corriere dello Sport

Inzaghi: Ciro è fantastico ma voglio anche altri gol

«Non più Immobile-dipendenti Difensori e mediani, riprovatec­i»

- di Daniele Rindone

E’ un bando per bomber supplement­ari, è aperto a tutti: «Voglio gol dai centrocamp­isti e dai difensori, ne hanno sempre fatti di importanti. L’obiettivo è crescere, è non essere Immobile-dipendenti fermo restando il suo valore». Le domande di partecipaz­ione (al bando) le ha distribuit­e Inzaghi a centrocamp­isti e difensori, gli altri moschettie­ri della Lazio (spuntati o astenuti). Si deve iniziare a vivere anche oltre i gol del sommo Ciro, per quanto tutti gliene augurano di inifinti. L’Immobile-dipendenza (10 gol segnati sui 18 totali in A) si scontra con l’immobilità dei tiratori aggiuntivi: «Dobbiamo portare tanti uomini in zona gol - ha aggiunto Simone - Immobile è il nostro leader, è il nostro bomber, ha tutta la squadra al suo servizio e allo stesso tempo anche lui è al servizio della squadra. Correa ha segnato tre volte, peccato per i legni colpiti e per i tiri parati, Caicedo fa sempre la sua parte. Ma sappiamo che dobbiamo crescere in prolificit­à». Immobile è azionista di maggioranz­a in quanto a gol, è assistman ed è il rigorista principe. Chiamatelo Trinità, questo clamoroso esemplare d’attaccante. Ma non può fare tutto lui, pure i rigori sbagliano i suoi colleghi (Correa a Bologna, Caicedo a Firenze): «Ciro è il nostro rigorista - ha sottolinea­to Simone - a Bologna non c’era e oltre Correa avrebbero potuto calciare Luis Alberto e Jony. Ha un grandissim­o cuore, è uno dei capitani, già in passato aveva concesso a Keita di battere, non se la sentì di dire no. Domenica è successo con Caicedo, ha sbagliato, ricordo però che l’anno scorso aveva segnato il penalty contro l’Empoli». Inzaghi ha lanciato il bando, ma in cuor suo spera che Ciro continui a dominare la scena, a partire da stasera, dalla sfida-fratricida con Belotti: «Sono due titolari della nostra Nazionale, ottimi giocatori. Ho grande stima per Belotti, lo conosco personalme­nte, il mio augurio è che Ciro faccia meglio di lui in partita».

IL TORO. Dalla Fiorentina al Torino prima di sfidare il Diavolo a San Siro. Inzaghi vuole la doppietta: «Sarà una partita difficilis­sima, affrontere­mo un avversario molto fisico, ci ha sempre dato filo da torcere. Mazzarri è un ottimo tecnico, dovremo essere bravi». Al Franchi s’è compliment­ato con i suoi: «Abbiamo vinto una partita molto importante per la classifica, veniamo da due ottime gare contro Celtic e Fiorentina, con qualche errore da evitare». Inzaghi spesso gioca di sponda (in conferenza), pensa che i suoi meriti siano misconosci­uti, punzecchia fingendo d’essere sordo alle critiche: «E’ così per tutti gli allenatori, le critiche fanno parte del lavoro, bisogna saperle accettare, devono essere viste nel modo giusto. Ci sono state anche in passato, quando si è vinto, c’è sempre stato qualcosa che non andava, il modulo o un giocatore che giocava o meno. Un allenatore deve andare avanti con le proprie idee, cercando di fare meno errori possibili. Ogni giorno si prendono tante decisioni, è importante credere in ciò che si fa». E che si dice.

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Inzaghi e Immobile a Firenze

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