Corriere dello Sport

LIVERANI: LECCE NON FERMARTI

I gialloross­i arrivano a Genova con tre calciatori ai box «Se abbassiamo la tensione siamo destinati alla sconfitta Serve lottare e non arrendersi Sono fiducioso»

- di Elio Donno

Con Farias infortunat­o (ne avrà almeno per un mese) e Majer e Benzar rimasti in sede, per lievi risentimen­ti muscolari, il Lecce affronterà la gara di Genova con qualche novità, peraltro preannunci­ata da Liverani, il quale conferma: «Sino a poche ore dall’inizio avrò dei dubbi; è inevitabil­e quando si gioca dopo soli tre giorni».

Anche capitan Mancosu, per riprendere fiato, potrebbe partire dalla panchina, per cui sono in rampa di lancio Tabanelli a centro campo, Falco, Lapadula e forse La Mantìa in attacco.

Chiuso il ciclo terribile contro molte big, per la prima volta il Lecce affronta una squadra che ha alle spalle in classifica, ma Liverani suona l‘allarme: «Il messaggio più preoccupan­te sarebbe quello di considerar­e concluso un ciclo di partite; il messaggio attuale nello spogliatoi­o deve essere invece che ogni partita è una montagna da scalare. Se è vero che il Lecce è una squadra che lotta, cerca il risultato e non si arrende mai, è anche vero che per la Sampdoria questa partita è come un’ancora di salvataggi­o per aggrappars­i al treno per cui farà una partita aggressiva e cattiva disponendo di giocatori di qualità, da Quagliarel­la capocannon­iere della scorsa stazione a Gabbiadini e altri».

Guai perciò a pensare che da oggi cambia il campionato perché è sempre lo stesso e le difficoltà sono abissali in tutte le partite, una diversa una dall’altra.

«Noi perciò – osserva il tecnico - dobbiamo affrontare la Samp e le altre dando il massimo; se abbassiamo la tensione perché l’avversario non si chiama Roma, Milan, Napoli, Inter, Juventus siamo destinati alla sconfitta».

Di fronte a lui, giovane rampante, ci sarà Claudio Ranieri, al quale non lesina elogi: «Ha lavorato in varie le parti del mondo e ha portato organizzaz­ione, risultati, serietà; ancora oggi lo vedo carico e soprattutt­o sereno; se volessi rubargli qualcosa sarebbe proprio la serenità che riesce a trasmetter­e alle squadre».

Naturalmen­te il Lecce punta alla vittoria perché - dice il tecnico gialloross­o - «vincere significa dare un segnale forte, il pareggio accontenta, mentre una sconfitta vanificher­ebbe quei due mezzi miracoli compiuti ottenendo i pareggi contro Milan e Juventus; oltretutto la continuità di risul

«Pericoloso l’avvio: ci attaccano subito come prede da addomestic­are»

tati dà alla squadra autostima e certezze anche per la classifica. Perciò dobbiamo andare a Genova con la mentalità di una squadra che non vuole perdere e ha fame di punti».

Dopo nove gare è anche tempo di primi bilanci: «Adesso - dice Liverani - ho più certezze, sono convinto che abbiamo ampi margini di migliorame­nto e possiamo lottare fino al 24 maggio per l’obiettivo che ci siamo prefissati. Ma dobbiamo essere più attenti specie nelle fasi iniziali delle gare quando gli avversari attaccano maggiormen­te consideran­do la matricola come una preda da… addomestic­are subito».

 ?? MOSCA ?? Fabio Liverani, 43 anni, ha condotto il Lecce dalla serie C alla A compiendo una doppia promozione consecutiv­a
MOSCA Fabio Liverani, 43 anni, ha condotto il Lecce dalla serie C alla A compiendo una doppia promozione consecutiv­a

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