Corriere dello Sport

L’ Europa non più proibita

- Di Alfredo Pedullà

Il cielo in una stanza, all’interno di quella classifica bella e buona che tutti vorrebbero avere. Cagliari e Bologna si ritrovano lontani dalle paturnie di un anno fa, è già molto. Stasera si vedranno per capire chi può restare agganciato al cielo, magari entrambi, quindi sempre più frequentat­ori di quella stanza. E chi dovrà soltanto rinviare, tenendo conto che il bilancio è già eccellente così. Il prossimo giro di carte prevede un doppio incrocio con le stelle: sabato il Bologna aspetta l’Inter, domenica il Cagliari andrà a Bergamo, di sicuro appuntamen­ti poco banali. E’ l’ora di spingere.

Rolando Maran predestina­to dalla scorsa estate. Il Cagliari aveva bloccato Nandez dalla sessione precedente, quando ha accelerato per Rog non si aspettava di incassare il sì di Nainggolan. E’ stato un triplo e contempora­neo tumulto di mercato. Infatti, all’improvviso si è liberato anche Nandez, l’allertato Giulini è stato bravo, sveglio a chiudere il tris. Un suo collega magari si sarebbe accontenta­to di tenere due assi di briscola per il centrocamp­o, trovando una scusa e rinunciand­o al terzo. Lì è stata la svolta, scaraventa­re sul tavolo tutti i soldi dell’operazione Barella, persino quelli futuribili, garantiti ma non ancora incassati. Bella mossa.

Il Bologna presto diventerà sempre più figlio di Walter Sabatini. Secondo noi il suo vero mercato deve ancora decollare, intanto ha preso bene le sembianze di Sinisa. Si può disquisire sul fatto che Mihajlovic non sia sempre presente, ma l’obiezione è smontabile pur avendo fondamento: il gruppo di lavoro funziona, la traccia che ha lasciato è stata quella che ha permesso di salvarsi l’anno scorso. Diciamolo chiaro: se non fosse arrivato lui, il Bologna sarebbe retrocesso, è come se avessimo la controprov­a, Pippo Inzaghi non si offenda. Il Bologna di oggi ti guarda negli occhi, non conosce la timidezza, lo abbiamo visto live dieci giorni fa a Torino, quando la Juve ha dovuto faticare fino alla fine e ringraziar­e Buffon in volo all’ultimo secondo. Nel 4-2-3-1 ci sono pedine interscamb­iabili, al rimbalzo Svanberg-Dzemaili, con i nuovi che si stanno integrando e con Palacio che porta la bandiera, orgoglio e contenuti. Stasera Rodrigo probabilme­nte riposerà e toccherà a Santander, si possono trovare difetti a questo Bologna? Con un altro attaccante vero, figlio del fiuto di Sabatini, l’asticella sarebbe più alta. Ma già così funziona, è un bel divertimen­to: non esiste esame migliore per la gloria del Cagliari perfettame­nte modellato da Maran. Il cielo, in quella stanza, ha anche una bella vista sull’Europa.

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