Il peso di una assenza
Per la prima volta in questo campionato la Fiorentina giocherà senza Ribery, faro, stella, guida miglior giocatore dei viola. Non giocherà a Reggio Emilia contro il Sassuolo, salterà il Parma e la trasferta di Cagliari, rientrerà fra poco meno di un mese a Verona visto che in mezzo c’è pure la sosta per le nazionali. E’ un brutto colpo per Montella, per tutte le ragioni riportate qui sopra e anche per altri motivi. I fiorentini sperano che non sia un brutto colpo anche per il giocatore, perché un mese fuori gioco non aiuta a mantenere una condizione che il francese aveva già trovato.
Senza Ribery, la Fiorentina aveva giocato una sola partita ufficiale, in Coppa Italia il 18 agosto scorso, 3-1 contro il Monza. All’epoca il francese non era ancora in organico. All’inizio del campionato è andato in panchina nelle prime due gare, perse dai viola contro il Napoli e a Marassi contro il Genoa, aveva giocato 12’ al posto di Sottil al debutto e 18’ a Genova al posto di Boateng. Alla 3ª giornata, contro la Juve, è diventato titolare e non è più uscito dalla formazione anche perché da quella partita Montella non ha più cambiato gli 11 titolari e la Fiorentina non ha più perso, prima di incontrare la Lazio. Ha lasciato però dei punti per strada quando Ribery è stato sostituito. A Parma contro l’Atalanta: 2-0 per i viola, il francese fuori al 68’, dentro Boateng, 2-2 alla fine. Domenica scorsa contro la Lazio: 1-1 al 75’ quando è uscito Ribery per far posto di nuovo a Boateng, 2-1 per la Lazio al 90’, con espulsione a fine partita dell’ex Bayern. Stasera, la Fiorentina non avrà due leader veri come Caceres e Ribery, se poi Montella deciderà di rinunciare anche a Badelj (giù di forma), ne mancheranno tre. Forse è questa la ragione per cui il tecnico sta pensando a Boateng, da giocatore esperto (peraltro ex di giornata) potrebbe essere utile ai giovani. L’assenza del francese è pesante. La squadra lo ha subito riconosciuto come leader, come accadeva con Batistuta che, al contrario del francese, aveva impiegato almeno un paio di anni per imporre il suo carisma. Ribery è arrivato a Firenze in tarda età, con una bacheca stracolma di trofei e in una squadra di giovani ha fatto capire subito che non aveva lasciato Monaco di Baviera per un dolce prepensionamento in riva all’Arno. Questa qualità, questa classe, questo incredibile legame che si è subito creato con Firenze e la Fiorentina mancheranno per tre partite. Non sarà facile per lui ma soprattutto non sarà facile per la squadra.