Corriere dello Sport

Bari, adesso è in trasferta che serve una correzione

La curiosa altalena dei pugliesi Cornacchin­i meglio fuori casa, Vivarini ok al S. Nicola Per le ambizioni occorre sprintare nelle gare esterne

- Di Antonio Guido

Bari col doppio passo. Conti alla mano il Bari scopre una verità singolare. Cinque punti separano il bottino interno (10) della squadra Vivarini da quello esterno (5). Gli stessi cinque punti che separavano il Bari di Cornacchin­i tra il rendimento esterno (6) ed interno (1). Bari prima incapace di vincere uno stracccio di partita sul proprio campo avendo fatto registrare al debutto una pesantissi­ma sconfitta interna (3-1) contro la Viterbese. Maniche rimboccate nello scontro con la Reggina ma non si va oltre il pareggio. Cominciano, invece, con un doppio colpo i viaggi in trasferta sui campi della Sicula Leonzio e del Rieti. Fatale la sconfitta a Francavill­a Fontana e fine corsa per Giovanni Cornacchin­i che lasciava la panchina a Vincenzo Vivarini.

MARCIA TRIONFALE. Un’inversione di tendenza, a centottant­a gradi, che ha portato gli uomini di Vivarini ad avere un passo micidiale ottenendo sul proprio terreno dieci punti su dodici. Breve ripasso: dopo il primo impatto nel derby Monopoli (1-1) deciso da un rigore per parte, arrivava finalmente il primo attesissim­o successo interno al San Nicola con una mezza goleada contro la Cavese aperta da capitan Di Cesare, poi imitato da Antenucci, Costa e Sabbione. Il bis sette giorni dopo con l’allora capolista Ternana sconfitta con due gol nell’ultima mezz’ora di Hamlili e del solito Sabbione. Terzo successo di fila col Catanzaro con un gol per tempo di Awua e Antenucci.

Bottino dimezzato in trasferta con cinque punti su nove disponibil­i. Vittoria di misura sul campo del Picerno seguita da due soffertiss­imi pareggi ad Avellino e Catania. Possibile che la squadra lontana dal San Nicola non riesca a esprimersi più come dovrebbe? Restare imbattuti in momenti difficili è buona cosa, e in fondo non deve stupire che la macchina da vittorie interne, non sia immune da qualche passaggio a vuoto, soprattutt­o in mezzo al campo e nella finalizzaz­ione.

Il riassunto vede in perfetto equilibrio i 22 punti (11 in casa e altrettant­i fuori) per tre vittorie, due pareggi ed una sconfitta; terza difesa del campionato con 9 gol subite (meglio solo Potenza e Reggina) ma da quando c’è Vivarini il Bari ha la migliore retroguard­ia del campionato avendo subito solo 3 gol come il Potenza. L’attacco va, invece, a corrente alternata, settimo al pari del Monopoli con 18 reti. Meglio la Reggina (24), Viterbese e Vibonese (22) Paganese (21), Casertana e Catania (19).

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Vincenzo Vivarini, 53 anni, allenatore del Bari

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