Nole-Rafa, quasi amici
Nadal e Djokovic: uno contro l’altro, praticamente amici. Oddio, magari non proprio amici per la pelle, abbastanza però per allenarsi insieme alla viglia del torneo, il Masters 1000 di Parigi-Bercy, che con le Atp Finals deciderà chi dei due sarà n. 1 del mondo a fine anno. Due fenomeni capaci di sbranarsi in campo, ma di ridere e scherzare insieme dopo aver palleggiato. «Perché no?», dice Nadal, il n.2 Atp che il 4 novembre per il gioco dei punti da scartare è sicuro di tornare sul trono, ma che potrebbe vedersi risorpassato a Londra. «Sono stato contentissimo di allenarmi con Novak, considerarlo qualcosa di anormale non avrebbe senso, trascinerebbe la nostra rivalità fuori dal giusto contesto. E non è così che intendo io lo sport».
Il loro è il duello più lungo nella storia del tennis open: 54 match, dei quali 8 in una finale Slam, con Djoker avanti 28-26 nel conto complessivo. A Parigi sono la testa di serie 1 e 2, stavolta però si sono esibiti a stadio vuoto. «In effetti è stato strano - ammette il n. 1 del mondo - perché di solito quando vedo Rafa dall’altra parte della rete significa che siamo in una finale o semifinale di un grande torneo. Era parecchio che non capitava, ma è stato divertente. Anche molto intenso, e competitivo, come potete immaginare, ma con il grande rispetto che c’è sempre stato fra di noi».
Nadal, sposo novello, si è concesso (per ora) appena un giorno di luna di miele dopo il matrimonio di 10 giorni fa. Manca dai campi dalla Laver Cup, a settembre, quando si era dovuto ritirare per un infortunio alla mano che pare risolto. Parigi non è il suo torneo preferito; non lo ha mai vinto, al pari delle Finals, e spesso lo ha saltato. Ma in palio ci sono punti pesanti. Nella ‘Race’ è avanti di 1280 punti, vincendo questa settimana sarebbe certo di finire l’anno da n.1 per la quinta volta in carriera. Per Djokovic sarebbe la sesta, un record che per ora detiene Sampras, a fine settimana però non deve trovarsi staccato di più di 1500 punti, quelli in palio alle Atp Finals. Durissima. «I calcoli non sono il massimo - dice Nole - Rafa parte favorito, io qui a Parigi (4 vittorie, ndr) e a Londra (5) ho sempre giocato bene. Non dipende tutto da me, qundi cercherò di concentrarmi sul mio gioco». Come si dice? Dagli amici mi guardi Dio..