Corriere dello Sport

Dinwiddie, designer per necessità

- di Roberto Zanni

Sono soltanto 16 i giocatori in attività nella NBA che hanno una propria linea di scarpe. LeBron James, Stephen Curry, James Harden, Kevin Durant, Kyrie Irving... E alla fine della lista c’è fine c'è Spencer Dinwiddie.

Chi è, vi starete chiedendo. E’ una delle riserve di Brooklyn, che la propria linea, anzi il proprio brand, se l'è creato da solo. Costretto perché nessuno gli offriva un contratto.

«Un'idea - ci tiene a precisare - venuta prima che fosse lanciata la Big Baller Brand». Già, il fiasco solenne di Lavar Ball, scarpe da $495 che poi il figlio Lonzo, scherzando ma non troppo, ha ammesso che sono esplose al debutto nella Summer League.

L'idea diventata realtà di Spencer Dimwiddie, play di 26 anni, è tutta un'altra cosa. Scelto al Draft 2014 col n. 38 da Detroit, prima di arrivare a Brooklyn, nel 2016, aveva giocato soprattutt­o sui campi della D-League. Poi, finalmente l'esplosione con i Nets; senza scarpe però. «Da bambino le disegnavo: è stato allora che è nato il mio percorso creativo. E visto che l'accessorio più critico nel basket sono proprio le scarpe, volevo raggiunger­e le performanc­e più elevate».

Così sono nate le K8iros. Un nome che come le Nike si rifà alla mitologia greca. Kairos, “momento opportuno”, è abbinato all'8, il numero della sua maglia, del giorno in cui ha firmato il primo contratto coi Nets e anche l'ottava scelta al secondo giro del Draft. «Io faccio lo schizzo del modello - spiega Dinwiddie - poi con l'industrial designer mettiamo assieme il tutto». Calzature innovative, composte da un materiale chiamato Chronofoam. «Più leggere delle altre del 50% e maggiormen­te reattive del 30%». Quest'anno, collaboran­do con un artista di Los Angeles, ha creato 82 diversi disegni per ogni partita di regular season, dedicati a personaggi celebri. Dopo ogni gara Dinwiddie mette all'asta il proprio paio: l'anno scorso ha raccolto $30.000 per due borse di studio. «Per un giocatore che non è del livello di LeBron,

avere una base che mi segue e poter mandare ragazzi al college, è qualcosa di speciale».

RISULTATI - Detroit-Indiana 96-94 (Wood 19, Sabonis 21); New York-Chicago 105-98 (Portis 28, LaVine 21); Atlanta-Philadelph­ia 103-105 (Young 25, Embiid 36); Toronto-Orlando 10495 (Lowry 26, Isaac 24); Houston-Oklahoma City 116-112 (Harden 40, Gilgeous-Alexander e Schroder 22, Gallinari 17); Milwaukee-Cleveland 129-112(Middleton2­1,Sexton18);New Orleans-GoldenStat­e123-134(Ingram 27, Melli 2, Curry 26); San Antonio-Portland 113-110 (DeRozan 27, Belinelli 7, Lillard 28); Phoenix-Utah 95-96 (Booker 21, Bogdanovic 29); Sacramento-Denver 94-101 (Holmes 24, Murray 18); LA Clippers-Charlotte 111-96 (Leonard 30, Rozier 17).

Non aveva un contratto, così ha creato un proprio brand di scarpe

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