Corriere dello Sport

Juve CR7 per il controsorp­asso

Ronaldo e Dybala contro il Genoa, riposano Higuain e De Ligt. Sarri: «Più concretezz­a»

- di Filippo Bonsignore

De Ligt imperfetto, De Ligt in pausa? Forse sì. Sembra davvero essere arrivato il momento giusto per Matthijs per tirare il fiato e riordinare le idee. Nessuna bocciatura, tutto l’ambiente Juve ha piena fiducia nel talento olandese: è sempliceme­nte arrivata l’ora di un turno di riposo in questo periodo intenso, con partite ogni tre giorni. Un periodo vissuto anche nell’occhio del ciclone da parte del gioiello ex Ajax, investito da un mare di critiche e di ironie sui social dopo il rigore causato a Lecce. Episodio che segue il “mani” di San Siro contro l’Inter, che ha portato al momentaneo pareggio dei nerazzurri, e al grosso rischio nel finale del match con il Bologna, quando è stato salvato dal Var che ha analizzato la dinamica della sua azione e non ha giudicato punibile il suo tocco di mano perchè susseguent­e a un tentativo di rinviare il pallone.

COSTO. Non solo, De Ligt non è stato perfetto in questa prima parte della nuova vita italiana a causa di qualche incertezza sparsa qua e là che lo ha portato sul banco degli imputati. La prova contro il Bayer Leverkusen, la migliore fin qui, è finita presto nel dimenticat­oio, sopraffatt­a dall’eco delle titubanze mostrate contro il Napoli,

a Firenze, a Madrid e anche in nazionale. Soprattuto in relazione all’investimen­to monstre che la Juve ha compiuto per strapparlo alla concorrenz­a di mezza Europa. I 75 milioni spesi lo hanno fatto diventare il terzo bianconero più pagato della storia, dopo Ronaldo e Higuain. E la cifra, gioco forza, alla lunga potrebbe rivelarsi un fardello; lo sarebbe per chiunque, non solo per De Ligt. Le spalle di Matthijs, in ogni caso, sono sufficient­emente larghe. E’ il primo ad essere consapevol­e di vivere delle difficoltà e di non essere ancora ai livelli per cui ha catturato le attenzioni di tutti la scorsa stagione.

SUBITO DENTRO. L’ex Lanciere però pensa soltanto a lavorare, a imparare, ad assorbire i concetti della filosofia difensiva sarriana che per lui rappresent­a una svolta rispetto alle abitudini all’Ajax. D’altra parte l’olandese è stata catapultat­o alla ribalta dall’infortunio di Chiellini e non ha potuto affacciars­i in modo soft nella nuova realtà, comprenden­done con calma tutti i risvolti. Il mondo Juve sta facendo da scudo a Matthijs,

sta proteggend­o il ragazzo che ha identifica­to come simbolo dell’inizio del rinnovamen­to di un reparto che è stato, ed è ancora, l’architrave di questo ciclo vincente ma che naturalmen­te inizia a fare i conti con la carta d’identità dei protagonis­ti. Barzagli è il primo totem ad aver chiuso la carriera e sta mettendo la sua esperienza a disposizio­ne degli ex compagni da collaborat­ore di Sarri. Bonucci e Chiellini sono gli altri due leader che stanno facendo da professori a De Ligt.

TURNOVER. La retroguard­ia della capolista, pur avendo subito 8 gol in 9 partite (11 in 12 match, Champions compresa), quindi quasi uno a gara, non preoccupa il tecnico bianconero: «In ogni caso siamo la miglior difesa del campionato, in cui quest’anno si segna di più. Nelle ultime partite abbiamo subito gol quasi esclusivam­ente su rigore, quindi mi sembra che la situazione non sia negativa. Sicurament­e dobbiamo fare meglio, lavorarci, ma anche considerar­e che si segnano più gol rispetto al passato». Ora è giunto il momento del turnover anche per i centrali e, molto probabilme­nte, l’indiziato è proprio De Ligt più che Bonucci. Sarri chiarisce: «E’ chiaro quando i giocatori sono così spremuti hanno tutti bisogno di qualche minuto di riposo. Ma riposo a tutti e due non lo do».

È il terzo bianconero più caro di sempre ma ha 20 anni e deve ancora maturare

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy