Corriere dello Sport

B: CHIEVO IN RIMONTA SUL CROTONE. PERUGIA-ASCOLI, È PARI

Emozioni, divertimen­to e anche due pali nella sfida tra Oddo e Zanetti L’Ascoli sblocca il Perugia trova l’1-1 su rigore: i due bomber protagonis­ti

- Di Tullio Calzone

PERUGIA 1 ASCOLI 1

PERUGIA (4-3-1-2): Vicario 6,5; Rosi 6 Sgarbi 6,5 Falasco 5 Di Chiara 6; Falzerano 6,5 Carraro 6,5 Dragomir 6 (35'st Nicolussi Caviglia sv); Buonaiuto 6,5 (31'st Fernandes sv); Falcinelli 6 Iemmello 6,5 (40'st Mazzocchi sv). A disp.: Fulignati, Albertoni, Nzita, Rodin, Konate, Ndir, Balic, Capone, Melchiorri. All.: M. Oddo 6,5

ASCOLI (4-3-1-2): Leali 6,5; Pucino 6,5 Brosco 6,5 Gravillon 6,5 Padoin 6,5; Cavion 5 Troiano 6,5 (44'st Petrucci sv), Piccinocch­i 6 (35'st Ninkovic sv); Brlek 6; Ardemagni 6,5 (24'st Rosseti sv) Scamacca 6,5. A disp.: Lanni, Valentini, D’Elia, Ferigra, Ninkovic, Chajia, Beretta, Gerbo, Laverone, Andreoni. All.: Zanetti 6,5

ARBITRO: Ros di Pordenone 6 Guardaline­e: Capone e Affatato Quarto uomo: Meraviglia MARCATORI: 33'pt Scamacca (A), 6'st Iemmello (P, rig.) AMMONITI: 32'st Fernandes (P) gioco falloso, 37' st Sgarbi (P) gf, 40' st Rosi (P) gf, 45'st Falcinelli (P) gf.

NOTE: Serata autunnale. Spettatori 9.223, di cui 4.510 abbonati. Circa 1.200 provenient­i da Ascoli. Incasso non comunicato. Oggi una messa in memoria di Renato Curi nel 42º anniversar­io della morte. Angoli: 4-4. Rec.: pt 1' e st 4'.

Perugia e Ascoli pari in tutto nella notte del “Curi” che in campo si trasforma in una gara combattuti­ssima, ma sostanzial­mente corretta, anche se non sufficient­e ad alimentare uno scatto ambizioso in classifica. Oddo e Zanetti debbono rinviare i sogni di gloria dopo aver provato a superarsi in tutti i modi. La mettono subito sul ritmo i due allenatori, badando però a non perdere gli equilibri e le distanze tra i reparti. Il Perugia rinuncia all’albero di Natale puro e tiene fuori dalla mischia il funambolic­o Fernandes optando per l’attacco a due con Iemmello e Falcinelli davanti a Buonaiuto ma arretrando a turno. Già privo di Da Cruz, l’Ascoli fa a meno anche di Ninkovic escluso inizialmen­te dalla contesa in vista della gara con il Venezia. Le occasioni vere si contano: prima Di Chiara conclude male da ottima posizione innescato da Falzerano nell’area bianconera, poi sono lo stesso Falzerano e Iemmello a essere innocui. L’Ascoli spaventa Vicario con una combinazio­ne (25'pt) Cavion-Ardemagni con l’ex che di testa impegna il portiere perugino bravo a ribattere d’istinto. Serve una specie di mezzo miracolo all’altro ex tra i pali, Leali, sul fronte opposto per impedire il vantaggio umbro su una conclusion­e ravvicinat­a di Buonaiuto incuneatos­i a sinistra. E’ Iemmello, tuttavia, quello che più di tutti si avvicina al gol, di testa su angolo di Falzerano: è il palo che stavolta dice no al Grifo. L’impression­e è che serva un episodio per sboccare la partita. E, puntuale, arriva al 33'pt, complice un clamoroso errore di Falasco che appoggia sul proprio portiere senza imprimere sufficient­e forza alla palla: l’accorrente Scamacca s’insinua tra difensore e Vicario e infila in porta proprio sotto la curva dei tifosi ascolani. La reazione perugina è rabbiosa, ma sterile.

RIPRESA. Il copione si ripete anche a inizio ripresa con atteggiame­nti immutati delle due squadre che si sfidano a viso aperto senza creare, tuttavia, spazi propizi. E questa volta l’episodio che ti cambia la vita capita a favore dei perugini: su azione ripetuta in area ospite, Carraro si permette un sombrero su Cavion, i due vengono a contatto e il centrocamp­ista biancoross­o va giù agganciato sul piede sinistro. L’arbitro è lì e decreta il rigore che Iemmello trasforma implacabil­e dal dischetto per l’8º gol stagionale, il 5º dagli undici metri. L’Ascoli resetta e riparte, assolutame­nte non pago di un pari che potrebbe anche starci in casa di una pretendent­e alla lotta per la A. Ma è una questione di mentalità vincente che ai marchigian­i davvero non difetta. E così, quando sono passati appena 2' dal pari umbro, Vicario deve immolarsi per impedire a Cavion di portare nuovamente in vantaggio gli spigolosi ospiti spinti da 1.200 tifosi sistemati e baldanzosi in curva Sud. La gara non perde intensità, perché i due tecnici hanno in testa un’unica idea: superarsi. Zanetti sgancia Rosseti per Ardemagni, esausto, cercando nuove energie. E serve un intervento da grande difensore di Sgarbi per anticipare Scamacca, poi è l’Ascoli a pareggiare i pali con Brosco. I bianconeri spingono e Vicario deve superarsi su una punizione dal limite battuta dallo specialist­a Ninkovic appena entrato in campo,

Nicolussi ci prova subito con un fendente che attraversa tutta l’area ascolana senza che nessuno lo spinga in rete. Oddo prova a forzare, ma il Grifo non ne ha più nonostante i cambi. Pari giusto, il primo in assoluto per l’Ascoli che muove la classifica con una gara convincent­e, da squadra organizzat­a e destinata a durare lassù in classifica. Dove, però, può guardare anche il Perugia che intanto sale.

 ?? LAPRESSE ?? Gianluca Scamacca, 20 anni, 2 gol in 6 partite, viene festeggiat­o da Matteo Ardemagni (32) dopo aver portato l’Ascoli in vantaggio. Cresciuto nella Roma, l’attaccante è arrivato in prestito dal Sassuolo
LAPRESSE Gianluca Scamacca, 20 anni, 2 gol in 6 partite, viene festeggiat­o da Matteo Ardemagni (32) dopo aver portato l’Ascoli in vantaggio. Cresciuto nella Roma, l’attaccante è arrivato in prestito dal Sassuolo

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