Defiscalizzazione la C proclama sciopero
Lo ha deciso il CD di Lega Pro: «Lanciamo un segnale per farci ascoltare» Si fermano trenta gare il 21 e il 22. Domani vertice con il ministro Gualtieri
Non è stata una sbuffata di fine autunno. La sollevazione deila Lega Pro, annunciata nel fine settimana appena trascorso, è montata con il passare delle ore e ha conferito praticamente unanime appoggio alle parole di Francesco Ghirelli. Il quale, ieri mattina, ha tirato le somme dopo il Consiglio Direttivo della Lega, a Firenze: la Serie C si ferma, il 21 e il 22 dicembre non si gioca.
Un segnale forte e inequivocabile, questo ha deciso di mandare alle istituzioni politiche e governative, la terza lega del calcio annullando le trenta partite in programma per la 20ª giornata, la prima del girone di ritorno. Sulla carta resta un piccolo spiraglio nella finestra, non ancora sprangata del tutto. Domani, infatti, è in programma un incontro fra i vertici federali e di C con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Sul cui tavolo confluiranno tutti gli argomenti connessi alla sostenibilità dei club: dovesse uscire dall’incontro un impegno preciso per inserire in emendamento alla legge di bilancio attualmente in discussione in Parlamento la norma che sta a cuore della Lega Pro, ovvero la defiscalizzazione per un credito di imposta rivolto allo sviluppo delle strutture materiali e inmateriali (impiantistica e formazione), la protesta potrebbe rientrare. Ma, e se ne parla giusto in queste ore, si potrebbe comunque arrivare a non giocare sabato e domenica prossimi. Oltre che per dare comunque un segnale che rimane, dentro e fuori il mondo del calcio, anche perché ci sarebbero trenta squadre, quelle che devono giocare in trasferta (di cui cinque secondo calendario impegnate sabato) che potrebbero non essere in grado di provvedere a viaggio e alloggio in un arco di tempo ridottissimo.
Unanime sostegno dei club di C alla proposta del numero uno Ghirelli: «Scelta dolorosa ma anche non rinviabile»
La Serie B si schiera «Svolgiamo identica opera formativa Valutiamo comune rilievo dell’iniziativa per la sostenibilità»
I vertici federali domani dal ministro dell’Economia Gualtieri: la fermata però dovrebbe essere confermata
COMPATTEZZA. L’elemento che cattura l’attenzione è di certo la compattezza che Ghirelli registra, non soltanto quella - forse ovvia - dei club della propria lega. Ma la macchia si allarga. Il presidente della Figc si è espresso a caldo, e ribadisce a ogni richiesta di commento che «La rivendicazione portata da Ghirelli è legittima». Si è espresso ieri anche il numero uno della Lega Serie B, Mauro Balata, che ha capito che la materia non sfiora il mondo cadetto ma, anzi, ci entra per intero. E ha preso carta e penna per scrivere una lettera al presidente federale Gravina, proprio sulla rivendicazione della Lega Pro: «In considerazione dell’altrettanto importante ruolo sociale e formativo del Campionato di Serie B, nonché atteso il comune fronte attivato nel senso di fissare regole certe e rigorose in fase di ammissione alle competizioni e di controllo in corso di stagione, è interesse della Lega che presiedo prendere coscienza di iniziative aventi evidente carattere sistemico. In proposito sono dunque a richiedere quanto utile a valutare il comune rilievo dell’iniziativa, ove volta a perseguire quegli obiettivi di sostenibilità, formazione di sviluppo infrastrutturale che caratterizzano la categoria». Tradotto, suona praticamente così: la B è sulla stessa barca della C, remiamo insieme. Che questo possa configurare future iniziative comuni, non è da escludere ma la speranza di tutti è che arrivi una soluzione prima.
I canali diplomatici, che non si vedono però si sa che ci sono, ieri hanno lavorato a buon regime. Ma lo stop proclamato ha elevate probabilità di essere confermato. Dal ministro dell’Economia, in ogni caso, domani in tanti sperano di ottenere risposte positive.