La Signora ritrova il violino di Garcia
AVEVA PROVATO A PORTARE LA ROMA AL LIVELLO DELLA JUVE
Una volta disse che la Juve era imbattibile: sperava in cuor suo di spingere Pallotta a costruire una Roma così forte da smentirlo. Invece nonostante gli acquisti di Dzeko e Salah terminò il percorso a metà con un doloroso esonero, conseguenza inevitabile della rottura ideologica. Quattro anni dopo Rudi Garcia ritroverà la Juve su un altro palcoscenico, l’amata Champions, sempre con il pronostico contro ma sempre con l’ambizione di scalare: «Il Lione non sarà la vittima sacrificale anche se abbiamo perso due calciatori importanti». Si tratta dell’attaccante olandese Depay, che rischia anche l’Europeo, e del centrocampista Reine-Adelaide, classe ‘98. Tutti e due si sono rotti il ginocchio nel weekend.
L’AVVENTURA.Dopo l’esperienza in chiaroscuro al Marsiglia, Garcia ha fatto un’altra scelta di pancia: afferrare il treno in corsa. Il Lione, nobile decaduta del calcio francese, lo ha chiamato a metà ottobre al posto di Silvinho. La società si aspettava una svolta che non poteva esserci: 1,5 punti di media-partita, ottavo posto in classifica e una qualificazione agli ottavi vissuta sul filo. Ma il presidente Aulas gli dovrebbe consegnare qualche rinforzo a gennaio, a maggior ragione adesso che due titolari di peso sono ko. La sua squadra nascerà dalle strategie invernali.
ABBRACCIO. Curiosamente, a Lione ha ritrovato Mapou Yanga-Mbiwa, che in un derby-spareggio alla penultima giornata portò la sua Roma in Champions. Oggi Yanga-Mbiwa è fuori rosa ma in quell’estate turbolenta, nel 2015, creò tensione tra tecnico e società, che lo cedette senza avere un altro difensore.
IL VIOLINO. Ora Garcia cercherà di ripetere la strategia romanista: sfidare la Juve mettendole pressione. Lo fece nel 2013, con 10 vittorie nelle prime 10 giornate; lo fece in un quarto di Coppa Italia, passato grazie a un calcio volante di Gervinho; lo fece allo Stadium nella famosa notte in cui contestò l’arbitraggio di Rocchi con il gesto francese della sviolinata, alludendo ai favori verso gli avversari. Non riuscì a vincere, Garcia, ma ricreò un senso di identità e di grandezza che la Roma aveva perso. E’ il sogno che sta provando a trasferire al Lione, che in Francia ha un’altra Juve davanti: il Psg.
Il famoso gesto all’arbitro Rocchi Adesso un nuovo inizio a Lione