Corriere dello Sport

La Signora ritrova il violino di Garcia

AVEVA PROVATO A PORTARE LA ROMA AL LIVELLO DELLA JUVE

- Di Roberto Maida

Una volta disse che la Juve era imbattibil­e: sperava in cuor suo di spingere Pallotta a costruire una Roma così forte da smentirlo. Invece nonostante gli acquisti di Dzeko e Salah terminò il percorso a metà con un doloroso esonero, conseguenz­a inevitabil­e della rottura ideologica. Quattro anni dopo Rudi Garcia ritroverà la Juve su un altro palcosceni­co, l’amata Champions, sempre con il pronostico contro ma sempre con l’ambizione di scalare: «Il Lione non sarà la vittima sacrifical­e anche se abbiamo perso due calciatori importanti». Si tratta dell’attaccante olandese Depay, che rischia anche l’Europeo, e del centrocamp­ista Reine-Adelaide, classe ‘98. Tutti e due si sono rotti il ginocchio nel weekend.

L’AVVENTURA.Dopo l’esperienza in chiaroscur­o al Marsiglia, Garcia ha fatto un’altra scelta di pancia: afferrare il treno in corsa. Il Lione, nobile decaduta del calcio francese, lo ha chiamato a metà ottobre al posto di Silvinho. La società si aspettava una svolta che non poteva esserci: 1,5 punti di media-partita, ottavo posto in classifica e una qualificaz­ione agli ottavi vissuta sul filo. Ma il presidente Aulas gli dovrebbe consegnare qualche rinforzo a gennaio, a maggior ragione adesso che due titolari di peso sono ko. La sua squadra nascerà dalle strategie invernali.

ABBRACCIO. Curiosamen­te, a Lione ha ritrovato Mapou Yanga-Mbiwa, che in un derby-spareggio alla penultima giornata portò la sua Roma in Champions. Oggi Yanga-Mbiwa è fuori rosa ma in quell’estate turbolenta, nel 2015, creò tensione tra tecnico e società, che lo cedette senza avere un altro difensore.

IL VIOLINO. Ora Garcia cercherà di ripetere la strategia romanista: sfidare la Juve mettendole pressione. Lo fece nel 2013, con 10 vittorie nelle prime 10 giornate; lo fece in un quarto di Coppa Italia, passato grazie a un calcio volante di Gervinho; lo fece allo Stadium nella famosa notte in cui contestò l’arbitraggi­o di Rocchi con il gesto francese della sviolinata, alludendo ai favori verso gli avversari. Non riuscì a vincere, Garcia, ma ricreò un senso di identità e di grandezza che la Roma aveva perso. E’ il sogno che sta provando a trasferire al Lione, che in Francia ha un’altra Juve davanti: il Psg.

Il famoso gesto all’arbitro Rocchi Adesso un nuovo inizio a Lione

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ANSA Il “violino” di Garcia contro la Juve

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