Corriere dello Sport

Joao Felix, il Golden Boy: «Cristiano il mio modello»

- Di Filippo Bonsignore

Sulle orme di Ronaldo. Brillano gli occhi di Joao Felix, mentre alza il Golden Boy 2019, il premio assegnato da Tuttosport al miglior Under 21 d’Europa. In platea c’è la sua famiglia, che non lo perde di vista un attimo. C’è il presidente dell’Atletico Madrid, Enrique Cerezo, che se lo coccola. C’è Rui Costa, ex campione, tra gli altri, del Benfica in cui anche Joao è cresciuto e che già lo rimpiange. Il baby fenomeno è emozionato ma la giuria di 40 giornalist­i delle principali testate sportive europee non ha avuto dubbi. Il portoghese ha sbaragliat­o la concorrenz­a con 332 voti, superando altre due stelline come Jadon Sancho del Borussia Dortmund (175) e Kai Havertz del Bayern Leverkusen (75). «Ho lavorato tanto per vincere questo premio, è stato un grande anno per me - rivela il talento portoghese -. I paragoni con Ronaldo non mi pesano, lui è il migliore del mondo. Io voglio continuare così per provare a diventare come lui in futuro. Cristiano è sempre stato un mio idolo, è un sogno giocare con lui in Nazionale. Anche in un club? Certo che mi piacerebbe...». «È stata una trattativa complicati­ssima portarlo da noi - racconta il direttore sportivo dell’Atletico Madrid, Andrea Berta -. Abbiamo fatto leva sulla maturità del ragazzo e della sua famiglia che ha scelto per Joao il miglior passo di crescita profession­ale, non economica, della carriera».

STELLE. È stata una parata di stelle quella andata in scena alle Officine Grandi Riparazion­i di Torino. Tanti gli ospiti illustri, a cominciare dal Ct dell’Italia, Roberto Mancini. «Questo premio è importante perché fa capire che i giovani hanno un valore, io ho avuto l’opportunit­à di farne giocare tanti. L’Europeo? L’Italia non è mai partita per perdere e non lo farà neanche stavolta, certamente ci sono squadre poi forti di noi».

GLI ALTRI PREMI. Tanti i riconoscim­enti a corollario del premio principale. Jorge Mendes, il super agente tra gli altri di CR7 e Joao Felix, ha vinto nella categoria dei procurator­i: «Ronaldo meritava di vincere il Pallone d’Oro, penso che se lui fosse stato al Real avrebbe vinto. È stata un’ingiustizi­a, anche perché ha vinto la Nations League. Penso che il prossimo anno con il Portogallo possa arrivare a quota 110 gol con la Nazionale». Miglior italiano Under 21 è stato nominato Gigio Donnarumma; migliore giovane italiana, Giada Greggi della Roma. Il voto del web ha premiato invece Matteo Guendouzi dell’Arsenal. Fabio Paratici, eletto dirigente dell’anno, ha parlato di Champions League: «Il Lione? Un mezzo sorriso lo facciamo per il sorteggio, avremmo potuto incontrare avversarie sicurament­e peggiori».

A Claudio Marchisio è andato il Premio speciale “Gaetano Scirea”: «È un riconoscim­ento che vale ancora di più perché stiamo parlando di un grandissim­o campione e di un grandissim­o uomo. Voglio dedicarlo alle persone più importanti nella mia vita, la mia famiglia, i miei allenatori e dirigenti del settore giovanile. Il mio futuro? Non ho fretta, voglio capire la mia strada con calma». Paolo Berlusconi, ora presidente del Monza, ha ritirato il premio alla carriera per i dirigenti anche in rappresent­anza del fratello Silvio e di Adriano Galliani per l’epopea al Milan. «Ibrahimovi­c al Monza? Mio fratello ha fatto una provocazio­ne, ma le nostre porte sono aperte...».

«Voglio provare a diventare come lui Un grande onore giocarci a fianco»

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GETTY IMAGES Cristiano Ronaldo, 34 anni, 39 reti in 62 partite con la maglia della Juventus, 11 in 19 match giocati quest’anno
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LAPRESSE Joao Felix con la sua fidanzata, la modella Margarida Corceiro

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