Yaremchuk, ti ricordi?
ROMA - Cominciamo dal logo e dal conseguente soprannome: I bufali. Il Gent, nato addirittura del 1898, lo deve nientemeno che a Buffalo Bill, che nei primi anni del Novecento portò anche il Belgio il suo circo. Ma la squadra allenata da Jess Thorup, ex ct dell’Under 21 danese, è un esempio di concretezza più che di spettacolarità: non si vince un girone complicato, davanti al Wolfsburg e al Saint-Etienne, se non hai struttura e organizzazione.
IDEE. Il Gent peraltro, per arrivare a sfidare la Roma nei sedicesimi, è partito da lontano: ha superato tre turni preliminari, per poi governare il suo gruppo con autorevolezza. Terzo in campionato a 10 punti dal Bruges capolista, al numero 38 del ranking Uefa, ha fatto un mercato rivoluzionario, muovendo 41 calciatori tra entrate e uscite, ma è riuscito a trattenere i due talenti principali: l’attaccante della nazionale ucraina Yaremchuk, classe ‘95, che ha già segnato 17 gol in stagione e che in estate era seguito anche dalla Roma, e soprattutto il trequartista canadese Jonathan David, anni 19, appena nominato calciatore dell’anno del Paese, famoso dalle sue parti per aver rifiutato la convocazione degli Stati Uniti pur avendo il doppio passaporto: chissà che ne pensa Pallotta.
ROMBO. David è il giocatore più interessante del rombo di Thorup, un 4-3-1-2 di cui fa parte anche la vecchia volpe Depoitre, rientrato in estate in Belgio dopo l’avventura inglese all’Huddersfield. Fonseca dovrà stare attento a controllare quei tre davanti. Il faro però è l’ex capitano, Sven Kums, un breve passato anche all’Udinese, tornato pochi mesi fa in prestito dall’Anderlecht.
RICORSI. La partita si giocherà 11 anni dopo la prima volta, un preliminare di Coppa Uefa che la Roma gestì in scioltezza: 3-1 all’Olimpico, addirittura 7-1 a Gent. Ma all’epoca si giocava in un campetto improvvisato mentre adesso la sede si chiama Ghelamco Arena, un modernissimo stadio da 20.000 posti costato 50 milioni, naturalmente di proprietà del club. Curiosità: il terreno di gioco, un ibrido tra erba naturale e sintetica, è stato costruito da un’azienda italiana. Seconda curiosità: Roma e Gent hanno un doppio ex, l’attaccante egiziano Mido.