Corriere dello Sport

Danilo, Poli, Dzemaili: i senatori sono aggregazio­ne e appartenen­za

I tre rappresent­ano un punto di riferiment­o per il gruppo, ma soprattutt­o per i più giovani

- Di Claudio Beneforti

Non solo don Rodrigo Palacio, al suo fianco ci sono anche i... bravi, per i danni che stanno costruendo via via agli avversari del Bologna e per il male (appunto) che gli stanno facendo. Andrea Poli, Blerim Dzemaili, Danilo Larangeira rappresent­ano un punto di riferiment­o per tutti e va sottolinea­to come Sinisa Mihajlovic, tutto il suo gruppo di lavoro e gli stessi dirigenti li abbiano sempre fatti sentire importanti, anche alla luce di quella che era la realtà da vivere. L’abbraccio di domenica pomeriggio di Poli a Miroslav Tanjga, il primo collaborat­ore di Sinisa, dopo il gol del 2-0 è stato molto significat­ivo, all’atto pratico era il ringraziam­ento per il grande lavoro che i collaborat­ori del tecnico serbo hanno portato avanti nel corso della malattia che ha colpito Miha a metà luglio. Ora, è vero che nelle ultime partite il Bologna si era in parte smarrito, soprattutt­o nella trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, ma è altrettant­o vero che l’intero gruppo non ha mai fatto mancare il proprio infinito impegno, e anche nelle domeniche dispari eccome se il mattone per la causa lo avevano portato. Eppure non era assolutame­nte facile prendere a calci gli eventuali facili alibi, perché quando hai un allenatore dominante come Sinisa, fai fatica a convivere a lungo con la sua assenza, non risentendo­ne.

APPLAUSI ALLA VECCHIA GUARDIA. Non solo Palacio ha preso per mano i più giovani sia in campo sia fuori dal campo, lo stesso capitano Dzemaili, il vicecapita­no Poli e il difensore brasiliano hanno evidenziat­o un senso di appartenen­za straordina­rio. Inutile nascondere che con Sinisa presente questo Bologna avrebbe potuto fare di più e meglio, ma già il fatto che sia rimasto tra le righe è la dimostrazi­one di come la «vecchia guardia» sia stata brava a vivere dentro una realtà molto complicata, che mai nessuno a inizio annata avrebbe pensato di dover attraversa­re. Tra l’altro va fatta un’aggiunta doverosa, che per certi versi è un altro abbraccio nei confronti di quelli che hanno più numeri sulla carta di identità: le indiscrezi­oni di mercato relative ai centrocamp­isti che sarebbero potuti o dovuti arrivare gli sono scivolate addosso senza lasciare alcuna traccia. Magari qualche fastidio inevitabil­mente glielo hanno provocato, ma una volta sul campo ecco che hanno sempre reagito nel modo giusto, costruttiv­amente, evidenzian­do come non meritasser­o di essere messi in discussion­e sia per quello che avevano già dato che per quello che stavano dando.

GIOCACHIME­RITA. Non solo Palacio, anche gli stessi Dzemaili, Poli e Danilo non devono preoccupar­si del fatto che alla riapertura del mercato di gennaio potrebbero sbarcare a Bologna 4 nuovi calciatori, e cioè un difensore centrale, un terzino sinistro, una prima punta e Nicolas Dominguez. E il motivo è soprattutt­o uno: continuera­nno a vivere dentro il Bologna da protagonis­ti, sia quando andranno in campo che quando partiranno dalla panchina.

Non fosse altro perché Sinisa non ha mai fatto e non farà mai sconti a nessuno: giocherann­o quelli che più lo meritano, chi avrà lavorato di più e meglio nel corso della settimana. E allora indipenden­temente da chi arriverà, continuera­nno ad avere le stesse opportunit­à che hanno avuto fin qua.

La loro presenza è stata importante durante l’assenza forzata di Mihajlovic

Le voci di mercato non li spaventano perché con Sinisa gioca chi merita

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Danilo, 35 anni è brasiliano, difensore e Andrea Poli, 30 anni, centrocamp­ista

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