Danilo, Poli, Dzemaili: i senatori sono aggregazione e appartenenza
I tre rappresentano un punto di riferimento per il gruppo, ma soprattutto per i più giovani
Non solo don Rodrigo Palacio, al suo fianco ci sono anche i... bravi, per i danni che stanno costruendo via via agli avversari del Bologna e per il male (appunto) che gli stanno facendo. Andrea Poli, Blerim Dzemaili, Danilo Larangeira rappresentano un punto di riferimento per tutti e va sottolineato come Sinisa Mihajlovic, tutto il suo gruppo di lavoro e gli stessi dirigenti li abbiano sempre fatti sentire importanti, anche alla luce di quella che era la realtà da vivere. L’abbraccio di domenica pomeriggio di Poli a Miroslav Tanjga, il primo collaboratore di Sinisa, dopo il gol del 2-0 è stato molto significativo, all’atto pratico era il ringraziamento per il grande lavoro che i collaboratori del tecnico serbo hanno portato avanti nel corso della malattia che ha colpito Miha a metà luglio. Ora, è vero che nelle ultime partite il Bologna si era in parte smarrito, soprattutto nella trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, ma è altrettanto vero che l’intero gruppo non ha mai fatto mancare il proprio infinito impegno, e anche nelle domeniche dispari eccome se il mattone per la causa lo avevano portato. Eppure non era assolutamente facile prendere a calci gli eventuali facili alibi, perché quando hai un allenatore dominante come Sinisa, fai fatica a convivere a lungo con la sua assenza, non risentendone.
APPLAUSI ALLA VECCHIA GUARDIA. Non solo Palacio ha preso per mano i più giovani sia in campo sia fuori dal campo, lo stesso capitano Dzemaili, il vicecapitano Poli e il difensore brasiliano hanno evidenziato un senso di appartenenza straordinario. Inutile nascondere che con Sinisa presente questo Bologna avrebbe potuto fare di più e meglio, ma già il fatto che sia rimasto tra le righe è la dimostrazione di come la «vecchia guardia» sia stata brava a vivere dentro una realtà molto complicata, che mai nessuno a inizio annata avrebbe pensato di dover attraversare. Tra l’altro va fatta un’aggiunta doverosa, che per certi versi è un altro abbraccio nei confronti di quelli che hanno più numeri sulla carta di identità: le indiscrezioni di mercato relative ai centrocampisti che sarebbero potuti o dovuti arrivare gli sono scivolate addosso senza lasciare alcuna traccia. Magari qualche fastidio inevitabilmente glielo hanno provocato, ma una volta sul campo ecco che hanno sempre reagito nel modo giusto, costruttivamente, evidenziando come non meritassero di essere messi in discussione sia per quello che avevano già dato che per quello che stavano dando.
GIOCACHIMERITA. Non solo Palacio, anche gli stessi Dzemaili, Poli e Danilo non devono preoccuparsi del fatto che alla riapertura del mercato di gennaio potrebbero sbarcare a Bologna 4 nuovi calciatori, e cioè un difensore centrale, un terzino sinistro, una prima punta e Nicolas Dominguez. E il motivo è soprattutto uno: continueranno a vivere dentro il Bologna da protagonisti, sia quando andranno in campo che quando partiranno dalla panchina.
Non fosse altro perché Sinisa non ha mai fatto e non farà mai sconti a nessuno: giocheranno quelli che più lo meritano, chi avrà lavorato di più e meglio nel corso della settimana. E allora indipendentemente da chi arriverà, continueranno ad avere le stesse opportunità che hanno avuto fin qua.
La loro presenza è stata importante durante l’assenza forzata di Mihajlovic
Le voci di mercato non li spaventano perché con Sinisa gioca chi merita