«L’aiuto fiscale non è differibile»
- Tutti d’accordo. Non appena il CD di Lega Pro ha ufficializzato lo stop alla 20ª giornata del campionato, sono partite le reazioni di sostegno dei club. Mauro Bosco, presidente della Vis Pesaro, si è affidato a una nota ufficiale: «Esprimo assoluto e totale supporto al presidente Ghirelli in merito alla battaglia che sta conducendo per la defiscalizzazione delle società di Lega Pro. La Vis Pesaro è un club virtuoso, che vuole investire in giovani e infrastrutture ma ciò è reso sempre più difficile dall’attuale legislazione». La defiscalizzazione è urgente, secondo il patron del Cesena, Augusto Patrignani: «Mi auguro che il Governo risponda alle sollecitazioni del presidente Ghirelli e comprenda la necessità di questo provvedimento per la sostenibilità del sistema. Le riforme più recenti, in particolare il regolamento che incentiva l’impiego dei giovani calciatori, hanno portato i club a percorrere una strada virtuosa in cui il risultato sportivo non può prescindere da un equilibrio economico e finanziario, ma adesso è necessario che anche le istituzioni facciano la loro parte affinché la serie C possano continuare nella sua missione, quella di formare i giovani calciatori e rappresentare un valore sociale sul territorio»
Maurizio Sani, numero uno della Pianese, va persino oltre: «Qualora non arrivassero risposte soddisfacenti dovremo valutare concretamente ogni tipo di reazione, anche al blocco dei campionati». Stefano Bonacini, socio di maggioranza e amministratore delegato del Carpi, in una nota ha approfondito l’analisi: «Il nostro è un campionato che merita grande considerazione per la funzione che svolge all’interno del sistema calcio italiano, ma che non può più sostenere il sistema di costi a cui sono sottoposte le società delle categorie maggiori che beneficiano di ricavi ben differenti». Sullo stesso binario un comunicato diffuso dall’Imolese: «Faremo nei prossimi giorni una dettagliata relazione dell’impatto sociale che il nostro lavoro ha sul territorio per far capire che, in mancanza di aiuti da parte del governo le prime attività che saremo costretti a tagliare saranno proprio quelle che non producono reddito, come gli investimenti sociali in favore delle famiglie del settore giovanile, i progetti quarta categoria relativi ai ragazzi diversamente abili, le iniziative di beneficenza e tutte le attività svolte gratuitamente nelle scuole». La sintesi conclusiva è dell’amministratore delegato del Calcio Padova Alessandra Bianchi: «La Lega Pro è un campionato fortemente penalizzato dal punto di vista della pressione fiscale, anche tenendo conto dei ricavi drasticamente più bassi rispetto alle categorie superiori».