E Fede dirige la sinfonia Aniene
- Aniene come una sinfonia, non a caso all’Auditorium. La sala Petrassi è la location scelta per celebrare la stagione di successi degli atleti del circolo. Una serata in famiglia (parole del presidente Fabbricini) dall’atmosfera speciale. Ci sono più o meno tutti, in total white Federica Pellegrini, lo splendido rosso di Elena Di Liddo, il nero elegante di Simona Quadarella. Ma l’orchestra del maestro Porzio (bronzo olimpico nel canottaggio nel 2004) che spazia da Morricone a Vivaldi, rimanda a tutti gli sport e non solo al nuoto.
La serata è davvero una parata di stelle e di storia: le immagini in bianco e nero - straordinarie per il nostalgico medio - raccontano un percorso lunghissimo, pionieristico, avviato più di cent’anni fa e sempre al passo con i tempi nel terzo millennio.
La sintesi di Carlo Mornati, segretario generale del Coni, sul palco mentre premia Mirko Felicetti,
è azzeccata: «Probabilmente, 137 anni fa i primi soci del Circolo Aniene non avrebbero mai immaginato che, un giorno, saremmo arrivati anche allo snowboard. Ma l’Aniene è proprio questo. Rispetto della tradizione e sguardo verso il futuro».
Scorrono le immagini anche dei trionfi più recenti, salgono sul palco campioni più o meno noti. Tutti legatissimi “alla maglia”. L’elenco fa impressione, innumerevoli sono gli sport vincenti: canoa, canottaggio, nuoto, padel, sci, tennis con Berrettini, tuffi, vela più tutti i trionfi nello sport paralimpico. Con Tokyo 2020 come filo conduttore, perché l’Olimpiade cambia la vita. Non c’è un atleta che - salendo sul palco - non faccia un riferimento a Tokyo 2020. Tutti, l’anno prossimo, sperano di tornare. E festeggiare di nuovo. Un’altra orchestra, un’altra sinfonia. Musica maestro.