Europa League: Ludogorets per Conte, la Roma trova il Gent
Il vice presidente a Nyon rilancia le ambizioni dei nerazzurri, pronti a lottare in campionato e in Europa «In Champions sprecata una grande chance, in Europa League vogliamo arrivare fino in fondo»
Javier Zanetti ieri mattina è arrivato al quartier generale della Uefa in anticipo e, accompagnato dal segretario nerazzurro Massimo Cosentino e da un membro dell’ufficio stampa, sarebbe stato puntuale anche per prendere parte al sorteggio della Champions. «Avrei fatto volentieri a meno di aspettare un’ora - ha spiegato il vice presidente - soprattutto perché essere in Champions sarebbe stato sicuramente più bello. Abbiamo sprecato un’occasione e ci dispiace per il modo in cui siamo usciti: abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo e nell'ultima partita non siamo riusciti a vincere per poco. Anche in precedenza a Barcellona e a Dortmund però non è stato giusto tornare a casa senza punti». Per riscattare la seconda eliminazione consecutiva al group stage di Champions l’Inter ha una sola soluzione: «Vogliamo essere protagonisti in Europa League, fare più strada possibile e magari arrivare fino alla fine. La storia dell’Inter ci impone di provarci». L’urna di Nyon ha dato una mano ad Handanovic e compagni visto che l’avversaria, proveniente dalla seconda urna, è il modesto Ludogorets, ma l’ex capitano non si fida: «Ogni incontro deve essere affrontato con umiltà. Speriamo a febbraio di arrivare nelle migliori condizioni a questo doppio appuntamento per andare avanti il più possibile. Alzare l’Europa League ora diventa un obiettivo. Uscire dalla Champions è stato doloroso, ma abbiamo dimostrato di non essere ancora pronti. Serve altro lavoro». L’andata dei sedicesimi l’Inter la giocherà in Bulgaria, su un campo dove il Milan due anni fa ha vinto facilmente: logisticamente non sarà una trasferta facile e il rischio, giocando di giovedì, di togliere energie al testa a testa con la Juventus è concreto: «Dobbiamo provare ad arrivare in fondo in coppa facendo bene pure in campionato. Se ripensiamo ai risultati degli ultimi due mesi e alle assenze che abbiamo fronteggiato, dico che questa Inter ha tutto per lottare su entrambi i fronti. Sarebbe importante recuperare qualche elemento che adesso è fuori perché con la rosa al completo possiamo sopperire al grande dispendio energetico che fronteggeremo». Un’altra mano potrebbe darla il mercato anche se sull’argomento Zanetti non si è sbilanciato: «Se arriveranno delle opportunità saremo pronti a coglierle, ma prima vogliamo ritrovare gli elementi che abbiamo fuori. C’è tempo per valutare con attenzione chi può rinforzare questo gruppo e per non bisogna commettere errori».
GARANZIA CONTE. Secondo l’ex numero 4 la garanzia dell’Inter si chiama Antonio Conte, un tecnico che in pochi mesi ha già trasformato la squadra: «Più che stupiti dai suoi metodi, siamo felici di averlo. Vedere da vicino la sua cultura del lavoro e la passione che riesce a trasmettere a tutti è importante per una squadra che vuole lottare per grandi obiettivi. E' molto preparato, intelligente e ha personalità. Con lui in panchina siamo sulla strada giusta». Ecco perché Zanetti ha evitato di aprire processi dopo la recente mini serie di tre sfide con due pareggi e un ko. «I risultati degli ultimi 10 giorni non hanno rovinato niente e siamo contentissimi del percorso intrapreso finora con Conte. Siamo primi in classifica e abbiamo fatto grandi passi in avanti rispetto al passato. Dobbiamo continuare ad allenarci in questo modo. Mi resta solo il rammarico per i tanti infortuni che ci hanno penalizzati. Se non li avessimo avuti, chissà… Ora però dobbiamo guardare avanti e pensare a fare più punti possibile. All’Europa League penseremo da febbraio: prima ci sarà il campionato con tanti appuntamenti difficili nei quali
«Vincere questa coppa diventa un obiettivo, ce lo chiede la nostra storia»