Ancelotti all’Everton
A 7 giorni dall’addio al Napoli, Carlo si sistema in Inghilterra: atteso l’annuncio ufficiale
Blitz ieri a Liverpool, trovata un’intesa di massima Firma vicina, ora deve risolvere il contratto con Adl
La pausa forzata di Carlo Ancelotti è durata meno di una settimana: da martedì scorso, e dunque dalla notte in cui è stato esonerato dal Napoli dopo aver conquistato gli ottavi di Champions, a ieri. Giorno di un incontro e di un accordo quasi raggiunto con l’Everton. Proprio così: Carletto è arrivato a Liverpool ieri pomeriggio e in serata ha detto a tutti goodbye con la promessa di rivedersi presto. In tuta. Per allenare: l’intesa è vicinissima, contratto pluriennale (forse quinquennale), sebbene Ancelotti non abbia ancora firmato, ma per ufficializzare bisogna innanzitutto risolvere il contratto con il club di De Laurentiis. Accadrà presto, nessun ostacolo all’orizzonte a quanto pare. E come sempre il destino sembra metterci un tocco d’ironia beffarda: il colore della maglia dei Toffees è il blu. Più intenso dell’azzurro-Napoli: questione di tonalità e sfumature.
L’ACCORDO. E allora, la rinascita di Carletto. Il re d’Europa deposto da Adl proprio nel suo regno: la Champions. O meglio: dopo la vittoria per 4-0 con il Genk al San Paolo, valsa la qualificazione agli ottavi. Altre storie, ormai vecchie sebbene recentissime considerando che risalgono a una settimana fa. Precisamente una settimana. Ancelotti, però, ci ha messo addirittura meno a trovare una nuova squadra: se non si registreranno clamorose rotture, al momento del tutto improbabili dopo l’ottimo incontro andato in scena ieri a Goodison Park con i vertici del club di Liverpool, sarà presto nominato manager dell’Everton. A quanto pare dopo la partita valida per i quarti di finale di Carabao Cup, la Coppa di Lega, che i Toffees giocheranno domani in casa con il Leicester. E chissà come sarà contento Klopp, a sua volta boss dei Reds, di ritrovare il suo tabù di Champions nella medesima città: gran bel derby, non c’è che dire.
LO STAFF. Dopo un giro a Londra e uno a Monaco di Baviera, a salutare qualche vecchio amico, ieri mattina Carletto è arrivato nel Merseyside per valutare proposta e progetti del club inglese, attualmente quintultimo in Premier e reduce dalla bufera dell’esonero del portoghese Marco Silva: a volerlo fortemente per rilanciare la squadra sono stati sia Farhad Moshiri, il proprietario, sia Bill Kenwright, il presidente. Tutti convinti che fosse lui, più di Arteta e Moyes, l’uomo giusto su cui puntare. Nel suo staff dovrebbero entrare come a Napoli il figlio Davide e il genero Mino Fulco, entrambi ancora in città – fisicamente -, ma il vice dovrebbe essere lo scozzese Duncan Ferguson, manager ad interim dopo il licenziamento di Silva e soprattutto gloria dell’Everton. Da centravanti. A proposito: Ancelotti in rosa troverà l’ex juventino Kean.
RISOLUZIONE E RITORNO. La prima riunione, insomma, è stata molto positiva, ora bisognerà risolvere il contratto con il Napoli: Ancelotti è legato fino al 30 giugno 2020, ma considerando i buoni rapporti si lavorerà serenamente per raggiungere al volo una soluzione. Il ritorno in panchina e in Premier, già conquistata con il Chelsea nel 2009-2010 insieme con la FA Cup e il Community Shield, è vicino. Senza calcio non riesce proprio a stare, Carletto. Al massimo una settimana.
È voluto fortemente dal proprietario e dal presidente per rilanciare la squadra