Colpo Vignato, oggi firma
- Emanuel Vignato tra oggi e domani diventerà un calciatore del Bologna. Tutto è già stato apparecchiato e, a meno di clamorosi colpi di scena nelle prossime ore (appunto), saranno messe anche le firme. Questa mattina le due società parleranno al telefono per decidere dove incontrarsi, e a questo vertice che dovrebbe essere quello decisivo parteciperà anche Tullio Tinti (il procuratore del giovane talentino del Chievo, classe 2000). Che oltre ad avere avuto una parte fondamentale in questo trasferimento, farà sapere anche la propria idea per quanto riguarda il prossimo domani di Vignato. Cioè se, al di là dell’ufficialità dell’acquisto da parte del Bologna, il ragazzo resterà al Chievo Verona fino a giugno per consentirgli di giocare con continuità. All’atto pratico sarebbe questa l’idea delle due società, ma affinché diventi operativa manca ancora la benedizione di Tinti. Per il momento non si conoscono i dettagli del trasferimento, anche perché sul tema va fatta una sottolineatura: il ragazzo si sarebbe svincolato a giugno dal Chievo, ma lo stesso Tinti ha voluto riconoscere alla società del presidente Campedelli il fatto di averlo cresciuto, di conseguenza il Bologna dovrà pagare una certa cifra (pare sui due milioni di euro) per acquistarlo in questa sessione di mercato.
TINTI FONDAMENTALE. Detto che i capi rossoblù erano da tempo su Vignato e che hanno approfittato anche del fatto che in estate era saltata l’operazione per lo stesso ragazzo italo-brasiliano tra il Chievo e la Sampdoria (c’è chi assicura che Massimo Ferrero sarebbe stato pronto a offrire 5 milioni di euro), va aggiunto come Tinti è stato fondamentale per arrivare alla quadratura del cerchio. Perché Vignato era nel mirino anche di società più importanti del Bologna sia in Italia che nel resto d’Europa, ma a differenza di altri agenti che guardano solo al bene economico del proprio assistito, Tinti è uno che si interessa soprattutto all’aspetto tecnico quando c’è in ballo un ragazzo del 2000. Da qui la sua preferenza di mandarlo a giocare in un club italiano dove possa crescere e non all’estero dove rischierebbe di finire in una cantera o al limite nella squadra B. Poi quando Vignato avrà 23 anni ecco che potrà fare il definitivo salto di qualità. Ma solo allora, non prima correndo il pericolo di perdersi.