Trapani, via Baldini. Corsa a due per la panchina: Drago o Sottil
Stamani la scelta del nuovo tecnico. Ma ieri Petroni è stato chiaro: «Chi non ci sta, lasci ora Salvezza? Sì»
Si stringe il cerchio: sarà corsa a due per la panchina del Trapani, dopo l'esonero di Francesco Baldini: si tratta di Andrea Sottil e Massimo Drago, rispettivamente ex tecnici di Catania e Crotone. L’annuncio ufficiale del nuovo allenatore arriverà già oggi, probabilmente in mattinata. A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa, è stato Fabio Petroni, in rappresentanza della proprietà Alivision. «In sintonia con il direttore sportivo Nember, abbiamo individuato questi profili tecnici che ci rassicurano e che ci consentiranno di dare energia, carattere e fisionomia a questo gruppo - ha detto -. Serve un allenatore che sia seguito, che sproni e che abbia entusiasmo».
SCONFITTA FATALE. A non essere stata digerita è stata l’interpretazione del secondo tempo in cui il Trapani era chiamato a pareggiare una gara già compromessa, ma comunque ancora recuperabile. Invece, i siciliani si sono disuniti ed il Pisa ne ha approfittato per mettere in ghiaccio il risultato e portare a casa i tre punti. «Oltre al carattere sono mancati gli schemi di gioco ed abbiamo naufragato. Eppure, a mio avviso, il divario tecnico era notevole, a nostro favore, contro un Pisa fortemente rimaneggiato». Indigesta è stata anche la pesante sconfitta di Benevento che ha vanificato i tre precedenti risultati utili consecutivi che avevano invertito il trend. «Ero sicuro del fatto che fosse scattata la giusta molla, ma abbiamo peccato di presunzione. Al Vigorito non avremmo dovuto giocare in quel modo e gli effetti si sono riverberati sulla partita di lunedì sera con il Pisa. Tutto questo ci ha fatto ripiombare in una situazione difficile». Ma più delle sconfitte brucia il modo in cui sono sopraggiunte. «Se fossero maturate in maniera diversa, probabilmente l’esonero, che io reputo l’ammissione di un fallimento, non sarebbe stato necessario».
ACCUSE AI CALCIATORI. Petroni non salva neanche alcuni giocatori coi quali ieri sera c’è stato un confronto. «Chi ci crede può rimanere, chi ha dei dubbi può andare e le porte, in questo senso, sono aperte. Siamo stati pazienti e rispettosi, ma a questo punto ci siamo rotti le scatole». Poi entra più nel dettaglio. «Non vogliamo gente che faccia i capricci, pretendiamo impegno e serietà. Penso che nessuna altra squadra abbia coccolato e tutelato i calciatori come abbiamo fatto noi». Anche per questo, a gennaio la rosa subirà altri ritocchi. «Abbiamo già acquisito tre profili che ritengo importanti, pescando dagli svincolati, e nel mercato di riparazione continueremo a lagirone vorare in questo senso. Il nostro obiettivo, per gennaio, è quello di colmare definitivamente il gap con cui abbiamo iniziato questa stagione».
UN’ALTRA ROTTA. Il Trapani, dunque, è chiamato a raddrizzare la rotta nelle ultime tre giornate del d’andata, prima del giro di boa. Sempre penultimo con 13 punti, davanti al solo fanalino di coda Livorno, dovrà provare a cambiare marcia già nella difficile trasferta di Pescara. Lo farà con un nuovo tecnico in panchina.