JUVE-LAZIO, LA SFIDA AI CONFINI DEL CALCIO
A Riyad si affronteranno le due squadre più in forma del momento In Arabia il meglio del nostro campionato: Sarri teme Inzaghi anche per la corsa allo scudetto
Dal Lazio-Juventus 3-1 del 7 dicembre all’Olimpico sono cambiate un po’ di cose. In meglio, per tutt’e due le squadre. La Lazio, battendo il Cagliari in Sardegna in piena rimonta e in pieno recupero, ha aumentato la propria consapevolezza: ora sa che niente può essere precluso a una squadra che segna tre gol ai campioni d’Italia (anche in questo caso partendo da 0-1) e che subito dopo vince, perché vuole a tutti i costi quei tre punti, sul campo della rivelazione della stagione, vince dopo aver sofferto, come spesso accade (e accadeva anche negli anni scorsi) alla Juventus. Ma anche la Juve ha fatto consistenti passi in avanti. Innanzitutto non si è fatta impressionare dal sorpasso dell’Inter in classifica e infatti l’ha subito riagganciata, ha vinto due partite di fila (tre, se ci mettiamo la Champions) segnando 5 gol (7 con i due di Leverkusen), ha rilanciato il vero Ronaldo (6 reti nelle ultime 5 gare ufficiali, non smette di piazzare i suoi colpi dal primo dicembre) e soprattutto Sarri si è convertito (o così sembra, vedremo a Riyad) al tridentismo.
Come si può facilmente dedurre da questi dati, alla Supercoppa arrivano due squadre che sprizzano salute, due squadre in ottima condizione psicofisica, una col capocannoniere della Serie A, l’altra con Ronaldo. In questo momento, visti gli acciacchi dell’Inter, Juventus e Lazio sono le più forti del campionato.
LA DIFFERENZA. Rispetto alla sfida del 7 dicembre, la partita di Supercoppa potrebbe avere già all’inizio un aspetto diverso. Dipende da Sarri e dalla sua scelta. Se la conversione al tridentisimo (ma è preferibile parlare di tre fenomeni mondiali e non di tridente, che è un’altra cosa) è definitiva, e se schiererà Dybala-Higuain-Ronaldo anche a Riyad, viene da chiedersi quale sarà la risposta di Inzaghi. Accetterà di difendere in parità numerica, tre contro tre, di fronte a quei fuoriclasse? Farà arretrare i due esterni o uno solo? Incaricherà Leiva di controllare Dybala? La contromossa di Simone darà l’indirizzo alla partita, sempre che Sarri, dopo aver giocato con i tre cantori del calcio dinanzi a squadre di secondo livello (Udinese e Sampdoria), non decida di fare di nuovo un passo indietro. Da amanti del calcio, non vorremmo mai che uscisse Dybala. Mai.
IMMOBILE E LA DIFESA JUVE. In campionato la Lazio ha il miglior attacco (insieme all’Atalanta) con 38 gol, un po’ meno della metà li ha segnati Immobile. La Juve è prima ma con la quarta difesa e con una partita in più (17 gol subiti in 17 partite, un anno fa alla 17ª giornata ne aveva presi solo 8, tanto per essere chiari), in campionato subisce gol da 5 partite e anche a Marassi, mercoledì sera, quando la Samp ha cominciato a spingere e a credere nel pareggio la Juventus è andata in affanno. Parere personale: l’assenza di uno dei migliori difensori-marcatori d’Europa, Giorgio Chiellini, continua a farsi sentire. In ogni caso, come è successo per la gara dell’Olimpico, la Lazio dovrà portare le insidie col suo palleggio di qualità. Ha le armi ideali per colpire la Juventus, ha la forza, la tecnica, la brillantezza nella manovra che possono mettere in difficoltà i campioni d’Italia.
NON È UNA RIVINCITA. Ma se la Juve è la prima candidata allo scudetto, la partita di Riyad sarà un’ulteriore indicazione preziosa proprio per i bianconeri. Inzaghi sa quanto è forte la Juventus, Sarri no, non può sapere fin dove può arrivare la Lazio e se davvero è in grado di sostenere la rivalità fino alla fine. Questa partita glielo può dire, gli può consigliare di tenere gli occhi aperti anche su Immobile e compagni, non solo sull’Inter. Trattandosi di gara secca, basterà un episodio, un errore o una prodezza a spostarne l’equilibrio da una parte o dall’altra. Ma prima dello stesso trofeo (che renderebbe più ricca la Lazio della Juve), va considerato il riverbero che prestazione e risultato avranno sul campionato. Sono troppi anni dall’ultimo accanito duello fra Juventus e Lazio, adesso le due squadre si battono per la Supercoppa e poi per lo scudetto, sempre che la Lazio sappia resistere, proprio quello che vuole sapere Sarri.
Il confronto diretto del 7 dicembre ha messo sull’avviso il tecnico toscano
Squadre entrambe cresciute da quel giorno: questa gara darà molte risposte