HAALAND, IL MILAN GIOCA DI CLAUSOLA
Condizioni favorevoli per l’attaccante del Salisburgo, ma solo a gennaio Già da febbraio il cartellino può salire ben oltre i 30 milioni Maldini offre un super ingaggio
La storia di Erling Haaland è talmente frastagliata che merita un minimo di approfondimento. La premessa: se lo prendi a gennaio, e non a giugno, vale il principio della clausola pro Raiola (per la sessione invernale, appunto) concordata in tempi non sospetti. In questo modo, il cartellino costerebbe circa 30 milioni (commissioni comprese). Non abbiamo letto i documenti, che non sono stati pubblicizzati, ma dopo gennaio le carte si potrebbero rimescolare. E la quotazione del cartellino tornerebbe sulle vette particolarmente care al Salisburgo, almeno 70 milioni per arrivare a 80. Insomma, corsa libera. E proprio questo distinguo ha fatto scattare un’asta dagli esiti oggi imprevedibili, pur contenendo indizi significativi.
IL MILAN E LE ALTRE. Il club rossonero, che vuole un attaccante a ogni costo, sta contando i giorni dello stand-by di Ibrahimovic, normale che non possa restare con il cerino (oppure il due di briscola) in mano. Mandzukic sarebbe un profilo gradito, all’interno di costi eccessivi e con una carta d’identità comunque over trenta. Con il Real ci sono buoni rapporti, tuttavia andrebbero sviluppati eventuali discorsi relativi, per esempio, a Jovic (scuderia Ramadani). E così il club rossonero ha voluto sondare in modo concreto la pista relativa al norvegese che segna senza soluzione di continuità. Il cartellino non sarebbe un problema, anche se si giocasse al rialzo. Sulla proposta di ingaggio il Milan si è superato: 5,5 milioni più bonus a stagione, contratto quinquennale, un’offerta superiore a quella della Juve (tre milioni) e la volontà di correre per recuperare il tempo perduto e per non restare troppo appesi alle riflessioni di Ibra. Tra l’altro tra Raiola e il Milan ci sono rapporti sempre più intensi che presto porteranno a riaffrontare il discorso relativo al rinnovo di Gigio Donnarumma. A maggior ragione dopo l’ultima mossa, un milione in più di ingaggio (da sei a sette), almeno fin qui respinta al mittente. E con la Juve attenta alla finestra, malgrado il discorso avviato per il rinnovo di Szczesny.
Tornando a super Haaland, la stessa idea del Milan (anticipare) l’hanno avuta sia il Borussia Dortmund che il Lipsia, al punto che nei giorni scorsi ci sono stati blitz, summit, viaggi a sorpresa, presentazioni ufficiali. Tutti questi club (aggiungiamo il Nizza accodatosi in corsa) hanno memorizzato il principale comandamento del giovane Erling, della serie: io lascio il Salisburgo soltanto per giocare, non certo per riscaldare una panchina. Questo diventa un passaggio fondamentale per arrivare all’ultima pagina del libro.
LA STRATEGIA UNITED. E poi ci sono i Red Devils, puntuali a non porsi certo problemi di clausole o di cassaforte più o meno aperta, nel senso che è sempre spalancata. Il Manchester United sta ragionando così: fare una proposta senza limiti, arrivando ai 70 o agli 80 milioni originari, per chiudere adesso in prospettiva estate e lasciare Erling al Salisburgo per la seconda parte della stagione. Il gancio è ovviamente Solskjaer,
norvegese come Haaland, e quindi potenziale frequentatore di una corsia preferenziale. Diciamo potenziale perché non è che Solskjaer stia vivendo settimane serene, in bilico un giorno sì e l’altro pure, quindi tutt’altro che certo - oggi - di restare in sella anche la prossima stagione. Ma è evidente che lo United vorrebbe Haaland a prescindere dal manager in panchina, il ragazzo è stato promosso da mille relazioni, quindi giocherà al rialzo.
Se hai 19 anni e segni tanti gol, più o meno avresti dovuto immaginare un assalto del genere. Ma il distinguo tra gennaio e la prossima sarà una chiave di lettura decisiva per il luminoso futuro di chi vive soltanto per buttarla dentro.
Concorrenza enorme lo United non bada a spese. La Juve c’è con due tedesche