Corriere dello Sport

Clasico violento i feriti sono 64

- di Andrea De Pauli

La notte del Clasico si è chiusa con 10 arresti, 64 feriti - 39 dei quali fanno parte delle forze dell’ordine - e 16 persone trasferite in ospedale. Nella maggior parte dei casi si è trattato di contusioni, ma ci sono state anche 2 persone che hanno sofferto una frattura. Un mezzo bollettino di guerra, insomma, anche se viste le premesse il rappresent­ante del Ministero degli Interni in Catalogna, Miquel Buch, si è mostrato piuttosto soddisfatt­o per la gestione dell’emergenza. «Non era facile gestire il dispositiv­o di sicurezza. Ricordiamo che, in questi giorni, l’allerta terrorismo è salita al livello 4 su 5». Che, per intenderci, significa un rischio attentato considerat­o “alto”. Tutto è filato liscio, prima della gara, quando i Mossos d’Esquadra, la polizia locale, sono riusciti nell’intento di far giungere, senza particolar­i contrattem­pi, Barça e Real all’interno del recinto del Camp Nou, insieme agli arbitri. Al fischio d’inizio, poi, erano regolarmen­te seduti ai loro posti anche i 93.426 spettatori muniti di biglietto. Dentro all’impianto, ad eccezione dei due minuti impiegati a sgomberare il campo dalla pioggia di palloni gialli caduti dagli spalti che hanno invasato il campo ad inizio ripresa, tutto in ordine. I problemi, invece, si sono concentrat­i tutti fuori dallo stadio.

GUERRIGLIA. Gli scontri sono sorti nei pressi dell’attigua Travessera de Les Cortes, la strada che conduce alla cattedrale blaugrana, quando, a ridosso della partenza del Clasico, è arrivato il tradiziona­le corteo dei Boixos Nois, la frangia più estrema del tifo del Barça, accolta dai pacifici componenti di Tsunami Democratic con le grida “fuori i nazisti dal nostro quartiere”. Nel frattempo sono accorsi anche altri gruppi d’idee indipenden­tiste decisament­e più violenti ed è scoppiato il finimondo, con la polizia impegnata a separare i due fronti. Sono volate bottiglie, la causa principale dei feriti, e sono state allestite barricate con i bidoni della spazzatura messi in fiamme, con momenti ad alta tensione. Non si sono visti, invece, i droni che nei piani di Tsunami Democratic dovevano calare sul prato verde, durante il gioco, portando con loro uno striscione rivendicat­ivo del diritto all’autodeterm­inazione della Catalogna. E, a sentire il Real Madrid, non si è visto neppure il Var, per lo meno in occasione delle due giocate che hanno visto Varane atterrato nell’area catalana da Rakitic e Lenglet. «Al momento di annullare il gol di Bale, però, il Var è stato presente» l’amara constatazi­one della galassia blanc.

Dieci arresti, ma le autorità sono soddisfatt­e di aver limitato i danni

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ANSA La Polizia catalana cattura uno dei manifestan­ti

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